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Felici e Dementi
21 Settembre - 4.484 visualizzazioni Cari Stevie Junior e Ginevra.
Non so se leggerete mai queste righe, ma le scrivo lo stesso, perché oggi il cuore mi scoppia di gioia e non posso tenerla tutta per me. Siete appena arrivati nel mondo, l'undicesimo e il dodicesimo dono che la vita mi ha fatto sotto forma di nipoti. Dodici. Un numero che sa di calendario, di costellazioni. E ora anche di voi.
Stevie Junior, porti un nome che vibra di musica e di memoria. Ti immagino già con lo sguardo curioso, pronto a scoprire ogni nota della vita. Ginevra, il tuo nome è una poesia medievale, un'eco di regine e di sogni. Siete due universi appena sbocciati, e io sono qui, spettatore privilegiato, con le lacrime agli occhi e il sorriso stampato in faccia.
Essere nonno è un mestiere strano: si ama senza dover educare, si osserva senza dover intervenire, si racconta senza pretendere di essere ascoltati. Ma oggi, permettetemi di dirvi questo: siete nati in un mondo complicato, sì, ma anche pieno di bellezza. E se mai vi sentirete smarriti, ricordate che c'è un vecchio matto che vi ama da prima ancora che respiraste.
A voi, Stevie e Ginevra, auguro una vita piena di risate, di scoperte, di abbracci lunghi e di sogni testardi.
E a me, auguro di vedervi crescere, inciampare, rialzarvi, e magari un giorno leggermi queste righe e ridere insieme.
Con tutto l'amore che un cuore può contenere,
il vostro nonnoLeggi tutto...
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Sicuro ma ho sempre una play list ( brutto termine) io lo chiamo il
" Manifesto del Cinema che Cammina, Suona e Distrugge"
sempre pronta anche per il resto della banda che comunque è sempre numerosa ,se ne hai voglia te lo propongo / suggerisco :
Nel nome del ritmo, della fuga e della redenzione, noi proclamiamo l’esistenza di un pantheon cinematografico dove il caos è armonia, il crimine è jazz, e ogni inseguimento è una sinfonia di pneumatici e sassofoni.
The Blues Brothers non è un film: è un sacramento. E come ogni sacramento, genera apostoli. Eccoli.
-- I Fratelli del Groove e della Fuga --
The Commitments - Dublino si fa Detroit. Una banda di anime proletarie cerca il soul tra pub e sogni infranti. Il microfono è confessionale, il palco è tribunale.
O Brother, Where Art Thou? - Tre galeotti in fuga nel Mississippi mitologico. Il bluegrass è vangelo, il Ku Klux Klan è operetta, e il diavolo suona la chitarra slide.
Inside Llewyn Davis - Il fallimento come forma d’arte. Un menestrello folk attraversa l’inverno newyorkese cercando un gatto, un contratto, o almeno un applauso.
Walk Hard: The Dewey Cox Story - Biografia apocrifa di ogni cantante mai esistito. LSD, duetti con fantasmi, e un’erezione lunga tutta la seconda metà del film.
Sweet and Lowdown - Woody Allen evoca un chitarrista jazz immaginario, arrogante e sublime. La musica è divina, ma lui preferisce i nani e le bottiglie.
-- I Profeti dell’Inseguimento e del Ridicolo --
Spies Like Us - Due idioti diventano spie. La Guerra Fredda si scioglie nel nonsense. Il mondo è salvo, ma nessuno sa come.
Dragnet - Poliziotti in giacca e cravatta contro culti pagani e riviste porno rubate. È la legge, ma scritta da Monty Python.
Three Amigos - Tre attori scambiati per eroi. Il Messico è teatro, la rivoluzione è slapstick, e il coraggio è una gag ben cronometrata.
Dogmi del culto Cinematografico
Ogni film deve contenere almeno un cappello, un assolo, e un crimine commesso per amore della musica.
Il protagonista non si redime: si esibisce.
La polizia è sempre presente, ma mai efficace.
Il finale è una catarsi, o una jam session, o entrambe.
E se qualcuno osi dire “sono solo film comici” sarà condannato a rivederli finché non sentirà il sax nel cuore. Perché The Blues Brothers non è solo cinema.
È liturgia. E questi sono i suoi vangeli.
Buon ascolto e visione
Ringraziamento Ufficiale per le Felicitazioni Ricevute
A tutti coloro che hanno condiviso con me la gioia per l’arrivo dei miei due nuovi nipoti - gemelli, sì, ma ciascuno con un’anima distinta e un grido inaugurale degno di nota - giunti gloriosamente come undicesimo e dodicesimo nella stirpe, porgo il mio più sentito ringraziamento.
La famiglia si espande come un poema epico, e ogni nascita è un nuovo verso, un nuovo battito, un nuovo caos benedetto.
I due nuovi arrivati, con la precisione di un’entrata teatrale a doppia porta, hanno scelto di debuttare insieme, raddoppiando il volume di amore, di pannolini e di meraviglia.
Grazie a chi ha inviato parole, abbracci, emoji, e anche solo pensieri gentili. Ogni gesto è stato accolto come si accoglie il profumo del pane appena sfornato: con gratitudine e fame di bellezza.
Che il vostro affetto sia ricambiato in doppia dose - come i gemelli.
Con affetto e un pizzico di delirio genealogico,