Post di Ombromanto in ordine cronologico
Chiacchiera
21 Ottobre - 2.765 visualizzazioni Una mamma è quella che:
“Vieni a pranzo che ti ho preso il pane buono.” Non il pane fresco. Non il pane caldo. No. Il pane buono.
Una mamma è quella che:
- Amore tieni. Prendi i soldi che mi hai prestato l'altro giorno.
- Ma erano venti euro mamma, questi sono cinquanta.
- Non fa niente. Mettili via che ti fanno comodo.
E intanto te li spinge giù nella tasca.
Una mamma è quella che:
- Come stai tesoro?
- Eh insomma mamma. Un po' di raffreddore.
- Hai preso un colpo d'aria?
- Ma non lo so mamma. Magari un po' di freddo.
- Copriti bene che vai sempre in giro con “I RENI “ scoperti.
E mentre te lo dice, ti spinge la maglietta giù nei pantaloni.
Una mamma è quella che:
tu potrai anche fare 180 corsi di cucina. Prendere tre stelle michelin. Ma i suoi pomodori al riso saranno sempre mille volte più buoni dei tuoi. E comunque sia alla fine ti dirà: “Mah. L'ultima volta mi sono venuti meglio.”
Una mamma è quella che:
- Non fare troppo tardi che poi domani dormi fino a mezzogiorno!
- Veramente sono già a letto mamma.
Una mamma è quella che:
“Amore al telegiornale hanno detto che si fregano i numeri delle carte di credito.” “Ma da dove mamma?” “Non ho capito, ma tu stai attento.”
Una mamma è quella che:
“Amore vai piano!”
“Mamma vado in treno”
“Vai piano lo stesso!”
Una mamma è quella che:
Lei 50, tu 20.
- Tesoro mi accompagni a fare un po' di spesa?
- Dai che palle mamma! Prossima volta. Giuro!
Lei 70, tu 40.
- Mamma andiamo a fare un po' di spesa, ti accompagno?
- Ho un gran dolore alle ossa tesoro. Vai tu. Prendi un po' di carne e di verdura. Poi ti ridò i soldi.
Una mamma è quella che:
- Buona notte amore.
- Buona notte mamma.
E tu dormi. E invece lei, soltanto un po'.❤️
—Andrew FaberLeggi tutto...
Chiacchiera
21 Ottobre - 3.135 visualizzazioni Livello superiore
I soldi non significano nulla per me. Ho fatto un sacco di soldi, ma voglio godermi la vita e non stressarmi aumentando il mio conto in banca. Faccio molte donazioni e vivo una vita semplice, solo quello che sta in una valigia. Sappiamo tutti che la salute è molto più importante. 🍀
-Keanu Reeves
Chiacchiera
21 Ottobre - 3.237 visualizzazioni La Montagne de Bueren è una famosa scalinata situata a Liegi, in Belgio. Con i suoi 374 gradini e un'inclinazione di quasi 30 gradi, rappresenta una delle attrazioni più affascinanti della città. La scalinata fu costruita nel 1881 per facilitare il movimento delle truppe dalla cittadella al centro della città e deve il suo nome ai 600 soldati guidati da Vincent de Bueren, che difesero la città dagli attacchi dei Duchi di Borgogna nel 1468.
Salire la scalinata è un'esperienza unica: camminare con calma permette di mitigare lo sforzo fisico e al contempo di ammirare i caratteristici edifici storici che la fiancheggiano. Una volta raggiunta la cima, si viene premiati con una magnifica vista panoramica che abbraccia il fiume Mosa (Meuse) e tutta la città di Liegi.
Nonostante la sua ripida salita, la Montagne de Bueren non è una "montagna" vera e propria, ma piuttosto una lunga scalinata che può risultare impegnativa come una vera scalata. Vale sicuramente la pena visitarla per chiunque si trovi a Liegi, non solo per la sfida fisica, ma anche per la bellezza architettonica e storica del luogo.
Chiacchiera
21 Ottobre - 2.981 visualizzazioni Ricapitolando: l'Italia ha pagato quasi un miliardo di euro per costruire due centri in Albania che resteranno vuoti e 300.000 euro per trasportare 16 migranti che ora dovranno tornare in Italia.
Quando vi lamenterete degli ospedali che chiudono o dei trasporti che mancano, ricordatevi di chi ha buttato i vostri soldi per fare solo e soltanto propaganda sulla pelle di disperati.
Grazie, GiorgiaMeloni! #Albania
Chiacchiera
20 Ottobre - 2.709 visualizzazioni
Chiacchiera
20 Ottobre - 3.016 visualizzazioni Si chiamano "Anziani", i Boomer per via del boom economico anni ‘60/‘70
Sono nati negli anni 50 e 60.
Sono cresciuti negli anni 70 e 80.
Hanno studiato negli anni 70-80.
Uscivano insieme negli anni 70-80-90.
Si sono sposati e hanno scoperto il mondo negli anni 70-80-90.
Hanno vissuto in prima persona gli anni di piombo.
Hanno vissuto in diretta bianco e nero la guerra in Vietnam
Hanno fatto il servizio militare.
Facevano sport attivo anche senza diventare dei campioni, ma per loro stessi.
Hanno fatto tante fesserie credendosi invincibili, hanno perso, ma sono e sono state esperienze di vita.
Hanno visto 6 Papi, da Giovanni XXIII all'attuale Francesco
Si sono avventurati negli anni 80-90.
Si sono stabilizzati negli anni 2000.
Sono diventati più saggi nel 2010.
E vanno saldamente oltre il 2020.
Sembra che vivano diversi decenni...
DUE secoli diversi...
DUE millenni separati...
Sono passati dal telefono con un operatore di chiamate a lunga distanza a videochiamate in qualsiasi parte del mondo.
Sono passati dalle diapositive a YouTube, dischi in vinile alla musica online, lettere scritte a mano a e-mail e WhatsApp.
Dalla radio giochi in diretta, alla TV in bianco e nero, alla TV a colori e poi alla TV 3D HD.
Sono andati al negozio di videocassette e ora guardano Netflix.
Hanno conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte sui nostri smartphone.
Indossavano pantaloncini per tutta l'infanzia e poi pantaloni, Oxford, razzi, gusci completi e jeans blu.
Hanno evitato il vaiolo, la paralisi infantile, la meningite, la polio, la tubercolosi, l'influenza suina e ora il COVID-19.
Andavano su pattini, tricicli, biciclette, ciclomotori, auto a benzina o diesel e ora guidiano ibridi o elettrici.
Sì, ne hanno passate tante, ma che vita hanno avuto!
Potrebbero descriverli come "esemplari", persone nate in questo mondo degli anni cinquanta, che hanno avuto un'infanzia analoga e adulta digitale.
Hanno tipo "Ho visto tutto"!
La loro generazione ha letteralmente vissuto e assistito più di chiunque altro in tutte le dimensioni della vita.
È la loro generazione che si è letteralmente adattata al "CAMBIAMENTO. "
Un grande applauso a tutti i membri di una generazione molto speciale, che sarà UNICA!Leggi tutto...
Chiacchiera
19 Ottobre - 3.298 visualizzazioni In pochi secondi, l'essenza.
Il Capitano, 201 caps consegna la maglia ad un ragazzo con la stessa storia, la stessa crescita, di 13 anni piu' giovane, che si appresta all'esordio da pilone titolare in campionato, al Battaglini.
Matteo è un uomo tutto d'un pezzo che non sperpera tempo e complimenti; un tipico esempio di rodigino.
Vorrei prestaste attenzione al mezzo sorriso, al dito con cui istintivamente si tocca il viso ingannando l'attesa prima dell'arrivo di Nicola.
Matteo non si lascia andare a eccessivi festeggiamenti perchè sa che è solo un punto di partenza, che il percorso è lungo, che il difficile comincia adesso, ma fatica a nascondere la felicità nell' accogliere, dopo 4 anni, un rodigino nel mondo dei grandi, pronto a rinnovare quei valori che l'hanno aiutato a diventare uomo e che ha ricevuto a sua volta da Tommy, Pietro, Tito e che dal 1935 si tramandano di generazione in generazione.
Due pacche sul sedere e pedalare, zero convenevoli, zero smancerie e l'orgoglio di una storia che continua.
Notate adesso la testa di Nicola: si abbandona sulla spalla di Matteo per qualche attimo in piu' del consueto, qualche attimo, decimi di secondo, nulla di ostentato, nulla di teatrale. In quell'atto c'e' tutta l'emozione di un 19enne che corona un sogno e che nel suo capitano trova conforto, forza, orgoglio, coraggio: minirugby, Campo 3, Campo 2 e finalmente Campo 1. In pochi ce la fanno.
Nel rugby sarebbe quasi tutto, forse, ordinario, ma a rendere sacrale questo atto è la reazione degli Assistant Coach Joe Van Niekerk e Stefan Basson; si alzano in piedi di scatto realizzando che una nuova generazione, rappresentata da Nicola, Mirko e speriamo molti altri, è pronta a raccogliere il testimone e a scrivere un nuovo capitolo della storia. Si chiama rispetto, perchè il cambiamento va sempre celebrato.
Per questo motivo, “Non è solo una maglia” non è l'ennesimo claim ad effetto mirato a vendere piu' abbonamenti, non c'e' da convincere nessuno.
L'unica cosa che conta, qui, è raccontare fedelmente chi siamo, poi il resto viene di conseguenza.
Grazie Agnese per il video.
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Chiacchiera
18 Ottobre - 2.797 visualizzazioni Il lago Abraham è un lago artificiale sul fiume Saskatchewan, nella regione dell'Alberta occidentale in Canada. Creato nel 1972 con la costruzione della diga di Bighorn, ha una superficie di 53.7 km² e una lunghezza di 32 km.
In fondo a questo lago - dalle acque limpide, ma freddissime - ci sono delle piante che lo abitano e rilasciano metano.
Si formano così delle caratteristiche bolle che al contatto con la superficie ghiacciano istantaneamente. Le chiamano "ice bubbles" o "frozen bubbles”.
La temperatura esterna in inverno tocca i -30 gradi, malgrado questo migliaia sono i turisti e i fotografi che vanno a visitarlo.
La superficie ghiacciata spessa circa 8-9 centimetri, presenta crepe che si diramano in ogni direzione e chi ci cammina sopra sente il rimbombo profondo dei suoni che provengono dal fondo dell'acqua.
Il gas metano resta intrappolato nel lago ghiacciato fino all'arrivo della primavera, quando il ghiaccio comincia a sciogliersi, inizia a riaffiorare e nei mesi più caldi va nell'atmosfera.
Ed è qui che si presenta il problema, perché la sua presenza produce effetti di cambiamento climatico venti volte maggiori del più conosciuto biossido di carbonio.
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