Post commentati da Ombromanto
Vaccata
ieri alle ore 19:16 - 3.497 visualizzazioni
Chiacchiera
9 Maggio - 3.149 visualizzazioni Nel 1933, in un piccolo laboratorio del Piemonte, un uomo osservava l'acqua che bolliva…
E da quella scena semplice, domestica, avrebbe inventato il gesto più italiano del mondo: fare il caffè con la moka.
Il suo nome era Alfonso Bialetti, un artigiano con uno sguardo attento e pratico.
Era un periodo difficile: l'Italia viveva le tensioni del dopoguerra, e il caffè espresso — che stava conquistando i bar delle città — era ancora un lusso da locali, lontano dalla vita delle famiglie comuni.
Bialetti sognava qualcosa di diverso:
una macchina da caffè che fosse piccola, economica, resistente… e soprattutto casalinga.
Fu osservando la lisciveuse, un rudimentale strumento per fare il bucato, che ebbe l'idea:
e se si potesse usare la pressione del vapore non per lavare, ma per estrarre caffè?
Disegnò un contenitore in alluminio a forma ottagonale, diviso in tre parti:
sotto, l'acqua,
in mezzo, il caffè macinato,
sopra, il raccoglitore.
E così nacque la Moka Express.
Un piccolo miracolo d'ingegno italiano.
Ma il successo arrivò qualche anno dopo, grazie al figlio Renato Bialetti, che prese quell'invenzione e la trasformò in un simbolo nazionale.
Con campagne pubblicitarie brillanti e il celebre "omino coi baffi", la moka entrò nelle case, nelle abitudini, nei cuori.
Non aveva la potenza del bar, ma aveva qualcosa di più:
il tempo lento della colazione,
il profumo che riempie la cucina,
il suono inconfondibile del borbottio finale.
Era il caffè della nonna, del papà, della domenica mattina.
Oggi la moka è esposta nei musei di design, ma continua a vivere sulle fiamme di milioni di fornelli.
Non ha bisogno di tecnologia, di capsule o di schermi digitali.
Solo di acqua, caffè, fuoco… e un po' d'amore.
Perché in fondo, la moka non è solo un modo di fare il caffè.
È un modo di stare insieme.Leggi tutto...
Vaccata
8 Maggio - 3.161 visualizzazioni
Vaccata
6 Maggio - 5.023 visualizzazioni Cosa sto diventando
Chiacchiera
6 Maggio - 4.077 visualizzazioni Dentro ogni donna esiste un codice genetico antico, tramandato intatto da madre in figlia da migliaia di anni.
Si chiama DNA mitocondriale ed è una parte speciale del nostro patrimonio genetico che viene ereditata esclusivamente dalla madre. Pensa, non si mescola con quello paterno: passa di generazione in generazione solo attraverso la linea femminile.
Questo significa che tu e tua madre avete lo stesso identico DNA mitocondriale. E non solo voi due...
Anche tua nonna, la tua bisnonna, la tua trisavola e tutte le donne che ti hanno preceduto nella linea materna condividono questo stesso codice genetico. È come un filo invisibile che attraversa il tempo, collegando donne della stessa famiglia per centinaia, addirittura migliaia di generazioni.
Gli scienziati usano proprio questo DNA per tracciare le migrazioni umane preistoriche e per ricostruire l'albero genealogico materno dell'umanità, risalendo fino a una donna africana vissuta circa 200.000 anni fa, chiamata "Eva mitocondriale".
La prossima volta che guarderai tua madre, ricorda che in ogni cellula del tuo corpo porti con te l'eredità genetica di tutte le donne che ti hanno preceduto.
Chiacchiera
5 Maggio - 3.508 visualizzazioni Io preparo la cena, buona serata 😘😘😘😘

Animazione Pesante (3.08 Mb)
Vaccata
3 Maggio - 4.556 visualizzazioni Sul fatto che essere lui stesso il prossimo papa 'sarebbe la sua prima scelta'. "Penso che sarei un grande papa. Nessuno lo farebbe meglio di me", ha detto testualmente.
Potrebbero eleggerlo per acclamazione
Non sarebbe male, rinpinguerebbe le casse del Vaticano
🤔
.
Vaccata
3 Maggio - 4.120 visualizzazioni Buongiorno "guru" ed adepti 😁😁
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