Se lo desideri puoi ricevere una notifica ogni volta che posterà una nuova vaccata! Le attività di stalking restano anonime. Puoi stalkerare solo gli utenti di cui sei seguace.
Se lo desideri puoi aggiungerlo alla lista di coloro che vuoi ignorare. I suoi post continueranno a essere visibili solo entrando nel suo profilo. Gli utenti ignorati vengono mantenuti segreti.
Quest'uomo qui si chiamava Enrico Mattei. È stato uno dei grandi italiani del Novecento. Forse troppo grande.
Partigiano, comandante della Resistenza cattolica, politico, imprenditore illuminato. Ma prima di tutto: un visionario.
Uno che letteralmente si è fatto dal niente, lui, nato povero nel 1906 da una modesta famiglia marchigiana, a vent'anni è già dirigente di una piccola azienda e a trenta imprenditore nel settore chimico.
Durante la guerra entra nella Resistenza e diventa uno dei capi del CLN. Viene pure arrestato dal fascismo ed evade dal carcere in modo rocambolesco un mese dopo. Organizza uomini, armi, viveri, costruisce reti di contatti tra preti, operai, contadini e industriali. Finirà per essere uno dei sette esponenti del CLN alla testa della manifestazione, il giorno della Liberazione di Milano. Finita la guerra, nel 1945 il governo gli affida il compito di liquidare l'Agip, considerata un carrozzone inservibile, un relitto del fascismo. Lui disobbedisce. Capisce che l'Italia, se vuole rinascere, ha bisogno di energia, non di svendersi. Così salva l'Agip, la rilancia, e nel 1953 fonda l'Eni, che diventerà il motore dello sviluppo economico italiano.
Non lo fa dietro una scrivania. Sale a bordo del suo aereo e vola direttamente a trattare coi Paesi produttori, rompendo il monopolio delle Sette Sorelle. Tratta tutti alla pari, offrendo ad arabi e iraniani il 50% dei profitti, violando le regole del cartello.
Fa dell'Eni un motore economico e insieme uno strumento di politica estera. Collabora con l'Unione Sovietica, dialoga con i Paesi arabi, parla di dignità e indipendenza in un tempo (mai finito) in cui l'Italia è sotto l'influenza soffocante degli americani. Rovescia la piramide nei rapporti tra Nord e Sud del mondo, e lo stesso fa anche nei rapporti tra “padrone” e dipendente, restituisce dignità ai lavoratori, realizza luoghi di lavoro e di socialità a misura d'uomo.
A molti quell'imprenditore ribelle che ha cambiato le regole del mercato, del lavoro, della politica e della comunicazione non piace.
Perciò già allora, e ancora oggi, sono in pochi a credere che sia stato solo un tragico incidente quello del 27 ottobre 1962, quando il suo aereo precipita nelle campagne di Bascapè poco prima di atterrare all'aeroporto di Linate.
Anni di indagini, inchieste, rivelazioni, sospetti - e pure silenzi, omertà e depistaggi - non riusciranno a far piena e definitiva luce su uno dei grandi misteri italiani.
Aveva 56 anni. Oggi sono esattamente 63 anni da quel giorno. E chissà come sarebbe cambiata la storia italiana senza quello schianto.
Enrico Mattei è stato un patriota vero al cospetto di tanti sedicenti patrioti.
Un italiano indimenticabile. E, per questo, in un Paese senza memoria né gratitudine, dimenticato.
Palemmo: Grazie per averlo ricordato. Uomini così nascono ogni cento anni... 🙇🏼♂️ Di questi uomini avremmo bisogno, invece dobbiamo accontentarci di Salvini 🤦🏻♂️
obone: il problema oltre a lui è che qualcuno lo ha votato. Ma non solo lui . Francamente dovendo votare ora come ora , indipendentemente dallo schieramento, non riuscirei a trovarne un decente non dico valido. Una delle ultime e lezioni ho votato Giobbe Covatta ma non per lo schieramento ma per la persona dato che sono piuttosto convinto che lui l'idiota lo fa e solo sul palco.
Barbyturiko: obone Purtroppo hai ragione, una compagine governativa, che nemmeno il bagaglino...e l'opposizione che non esiste, personalmente la sinistra mettendo la Schlein ha fatto un errore madornale, se ci fosse stato Bonaccini sarebbe stato tutto un altro film, hanno messo una che nessuno sapeva esistesse, che parla una lingua politichese che sa di muffa 😔😔😔
obone: Barbyturiko Mi sa che comunque Bonaccini e la Schlein sono culo e camicia ammesso si capisca chi fa la camicia .Correggimi se sbaglio ma hanno espresso tanto sdegno nei confronti del governo quando c'è stata l'alluvione in Emiglia Romagna mentre poco tempo prima governavano loro l'Emilia . Praticamente non hanno fatto nulla a livello di infrastrutture quando avevano possibilità di farlo
Barbyturiko: obone Da vedere se i fondi sono arrivati e come dovevano essere svincolati, ho avuto conoscenze per vie traverse, non in questo caso ma simili, per cui i fondi da Roma arrivavano (ovviamente con i tempi biblici...) ma averli fisicamente era quasi impossibile, per la farraginosa burocrazia da incubo, per cui si preferiva il orestito bancario un assurdità, quindi non conoscendo a fondo non mi sento di dare la colpa a prescindere 😔😔😔
Uomini così nascono ogni cento anni... 🙇🏼♂️
Di questi uomini avremmo bisogno, invece dobbiamo accontentarci di Salvini 🤦🏻♂️