Mi perdonerà il Presidente Sandro Pertini se lo scomodo per vicende che lui avrebbe messo a posto in un paio di secondi. Ma a mali estremi, estremi rimedi.
Caro Sergio Mattarella, in questi giorni mi sono ricordato di un discorso pronunciato da Sandro Pertini al Senato della Repubblica. Era esattamente il 6 marzo del 1953. Lei aveva 12 anni, io non ero ancora nato. In quella seduta uno degli ordini del giorno riguardava la morte di Stalin. Molto probabilmente, anzi quasi sicuramente, lei avrà letto e studiato quanto sto per riportare. Dai risultati invece, soprattutto quelli di questi ultimi giorni, sembra che lei invece queste parole non le abbia mai lette. Quindi mi prendo la presunzione di riportargliele con la preghiera che lei possa leggerle:
"Signori, voi tutti ricorderete le ore angosciose che abbiamo vissuto quando la valanga nazista si rovesciò sull'Unione Sovietica. Le armate naziste già scorgevano le torri del Cremlino e le vette del Caucaso.
Ebbene, noi sentivamo che se, per dannata ipotesi, fosse crollata l'Unione Sovietica, con l'Unione Sovietica, non dimenticatelo voi che mi ascoltate, sarebbero crollate tutte le speranze di un trionfo della libertà sulla dittatura nazi-fascista. In quel momento sentivamo che uomini di tutti i credi politici trattenevano il respiro consapevoli che la loro sorte era legata alla sorte di Stalingrado.
E Stalingrado diventò la Valmy della Rivoluzione d'Ottobre e al mondo attonito offrì il miracolo di una strepitosa vittoria, sotto la guida di Stalin. Allora comprendemmo che da Stalingrado aveva inizio la vittoria delle armi democratiche contro le armi della barbarie!"
Caro Mattarella, come le viene in mente di paragonare la Russia al Terzo Reich? Come può con una semplice frase offendere un Popolo che ancora oggi porta le cicatrici di quel regime al quale li paragona?
Con quale coraggio, mi chiedo e le chiedo, sia riuscito a fare un'uscita del genere? Ecco, prendo in prestito le parole del Grande Presidente Sandro Pertini per dirle che io mi dissocio nettamente su quanto da lei affermato. Perché credo convintamente che una società che non conosce la storia, è una società che non è libera di scrivere il proprio futuro.
VorreiAggiungere: Bastraone infatti , per fortuna La Germania nazista aveva mezzo mondo contro, dalla Nuova Zelana al Canada e persino dall' India e dal Nord d'Africa erano arrivati rinforzi cospicui.
In memoria della mia terra. 🤜💚🤛 Chi l'ha vissuto come me,non può dimenticare, quel terribile boato di un minuto e mezzo di una domenica (ore 19:34) di 44 anni fa con quasi tremila morti.
Patella: Sioux certo: In questo video Pertini spiega che la frase è di Voltaire, ma la riprende per portare le sue argomentazioni, intendevo questo. Io ho già studiato, ma continuo comunque a farlo: grazie dell'incoraggiamento, fai tesoro anche tu di questa motivazione. Saluti 😎
Patella: Sioux sbagli perchè la conoscenza si aggiorna di continuo e quello che si credeva anni addietro oggi potrebbe essere superato: quando si smette di crescere si comincia ad invecchiare e continuare a studiare, rimanere curiosi è un modo per continuare a crescere. Per imparare qualcosa tuttavia è necessario partire da una posizione di umiltà ed a volte questo è il gradino più difficile da salire. Per poter imparare è necessario riconoscere i limiti della propria mente e della propria conoscenza ed essere capaci di ascolto... Buona serata. Grazie per aver visitato il mio post.
Sioux: Grazie del consiglio espresso in modo esaustivo e pacato. 2 lauree (da incubo) mi bastano e avanzano e mi hanno forgiato . Cultura ne ho a sufficienza. Indipendenza di pensiero: totale. Che altro? Ah mi informo sempre , ma studiare niet, ci ho messo proprio una pietra sopra, quello che conosco mi soddisfa, eppoi sarebbe inutile perché non mi ricordo più un ciufolo purtroppo , ma invidio chi ha ancora questa voglia e capacità ( il mio "studia" era ironico ovviamente) Patella
Patella: Sioux beh esistono professioni dove bisogna aggiornarsi per forza comunque, sennò L'ordine professionale prende provvedimenti disciplinari, ma a parte questo è una questione di coscienza.Io in realtà amo molto la narrativa e la poesia, ma i testi importanti per l'aggiornamento li compro, li leggo e li conservo per la consultazione a prescindere dai crediti ECM obbligatori, che spesso non servono a niente perchè riguardano ambiti diversi da quelli in cui lavori. Non so di cosa ti occupi tu per poterne fare a meno, ma... rispetto anche il tuo pensiero: gli studi accademici sono stati anche un dovere, lo capisco ed eri obbligato a sostenere esami dei quali poco ti interessava... un po' come i crediti ECM. Buona serata.
amante1: Se c'è giustizia, la migliore forma di governo è la monarchia. Se non c'è giustizia, la miglior forma di governo è la democrazia: almeno i diritti di base sono garantiti... Platone La più imperfetta delle democrazie, corrisponde all'anarchia... preferirei sempre la più perfetta delle dittature.. Me
Sandro Pertini