Post di SBOGOLAND in ordine cronologico
Chiacchiera
oggi alle ore 03:43 - 2.476 visualizzazioni QUELLO STRONZO DI MIO PADRE...
beveva e quando non era lucido, era arrogante, cattivo e trattava male mia madre...ma mai fisicamente (non ha mai mosso le mani nè con lei nè con noi figli)
passava giornate intere in osteria e quando tornava, in casa c'era sempre un clima teso... fino a che un giorno mentre stavo pranzando e sentendo la sua ennesima sfuriata assurda e vedendo che mia mamma piangeva mi sono alzato da tavola infuriato e con una forza che non avrei mai pensato di avere, l'ho preso per il collo e l'ho appeso al muro con l'intento di colpirlo con un pugno... quel pugno non l'ho mai dato. quella volta per la prima volta nei suoi occhi ho visto la paura... l'ho lasciato andare e da quel momento in lui si è spenta la cattiveria come si spegne una lampadina schiacciando sull'interrutore.
dopo qualche settimana di quiete... come tutti i giorni, tornando a casa da scuola lo trovo in cortile... con sguardo assente... mi guarda come se io fossi un estraneo e mi chiede chi fossi e mi dice che se stavo cercando suo figlio (io) sarei dovuto passare fra qualche ora.
per lui era l'inizio della sua fine... da quel giorno cominciarono le visite specialistiche che portarono a una diagnosi infausta e devastante fisicamente nel decorso... quel giorno della sentenza c'ero pure io e per la prima volta abbracciai mio padre con una intensità che non avevo mai avuto, e da quel giorno ho cominciato a prendermi cura di lui standogli vicino ogni momento che mi era possibile farlo... volevo cogliere ogni attimo che rimaneva ancora... stessa cosa mia mamma... di quel marito stronzo e dispotico che la faceva piangere quasi ogni giorno se ne è presa cura fino alla fine con tanto amore... la malattia lo ha fatto soffrire per quasi 10 anni non stò a dire come era ridotto il suo corpo alla fine dei suoi giorni...
oramai siamo alla fine... io in tutto il periodo della sua malattia, non perdevo occasione di abbracciarlo... faceva stare bene me e nei pochi momenti di lucidità si percepiva che faceva stare bene anche lui... e quando negli ultimi giorni a causa di un vaccino per la febbre gialla che ho dovuto fare per andare in Africa per motivi professionali... mi è stato vietato di avvicinarmi a lui... ho dovuto interrompere questi abbracci... gli ultimi non glieli ho potuti dare... questa cosa mi è rimasta dentro... tanto che da allora nel salutare le persone ho l'abitudine di abbracciarle... potrebbe essere che non ci si veda più per qualsiasi motivo e quindi potrebbe l'ultimo abbraccio.
oggi è la festa del papà anche di quelli stronzi come il mio (che lo è stato per un lungo periodo di alcolismo)... ma era comunque il mio papà che nei periodi di lucidità era il miglior padre che ognuno vorrebbe avere... e mi manca... come mi mancano gli ultimi abbracci che non gli ho potuto mai dare.
(da considerare come un racconto di fantasia)Leggi tutto...
Vaccata
ieri alle ore 17:39 - 3.537 visualizzazioni
Vaccata
ieri alle ore 14:29 - 3.231 visualizzazioni
Perla di Saggezza
ieri alle ore 03:51 - 4.361 visualizzazioni siamo verso la metà secolo scorso...
un anziano con fare difficoltoso a causa dell'età è chino in campagna indaffarato a seminare datteri... un ragazzotto mentre sta passando sulla strada si ferma vicino al capanno degli attrezzi del vecchio ad osservarlo e notando cosa sta seminando gli dice: ma perchè stai seminando datteri? è un albero che fruttifica dopo molti anni non mangerai mai quei frutti... e non conosci il proverbio che dice "chi semina datteri non mangia datteri"?
L' anziano si alza, e va a sedersi sotto la tettoia del suo capanno trovandosi vicino al ragazzotto... si asciuga il sudore della fronte... si accende un sigaro e dopo un paio di tirate tanto da avvolgerlo in una nuvola di fumo... con il piglio da grande saggio gli dice... "il terreno è mio e ci semino quel cazzo che mi pare"... e poi aggiunge: e tu che conosci i proverbi, saprai che ce n'è uno che dice "chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni"! il ragazzotto spiazzato dalla risposta ammutolisce e se ne va...
passano gli anni... molti anni... oggi il ragazzotto di quel tempo oramai ultranovantenne, facendosi accompagnare dai nipoti ai quali ha raccontato di quell'incontro molti anni prima, passa ancora su quella strada e si ferma a mangiare qualche dattero.
morale della favola... l'anziano coltivatore ha fatto quello che gli pareva e non ha mai mangiato i datteri che ha piantato... e il ragazzotto di allora, vista l'età che ha.... evidentemente nel corso della sua lunga esistenza ha seguito il consiglio del vecchio, di farsi i cazzi suoi.Leggi tutto...
Chiacchiera
17 Marzo - 3.164 visualizzazioni BUONGIORNO 🤗☕☕🤗
Vaccata
16 Marzo - 3.291 visualizzazioni
Vaccata
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Vaccata
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