Chiacchiera
11 Febbraio 2022 - 4.146 visualizzazioni
LA FAVOLA DELLA ROSA.
Flos rosae Veneri, amoris pulchritudinisque deae, sacer est. Namque ut Venus venustate et forma ceteras deas superat, sic rosa specie et fragrantiae suavitate ceteros flores antecedit. Rosa, ut fama fert, olim candida fuit, sed purpurea facta est ex sanguine Veneris. Dea enim, dum in horto cum nymphis deambulat et flores colligit, forte roseti spina puncta erat eiusque sanguis omnes rosas madefecerat. Apud poetas rosa iuventutem significat: nam, ut iuveniles anni irreparabiles fugiunt, sic rosa brevi tempore floret, celeriter languescit. Una dies rosam aperit, conficit una dies, ut ait Ausonius, clarus Romanorum poeta. Ita rosa flos iuventutis appellatur.
(Il fiore della rosa è sacro a Venere, dea dell'amore e della bellezza. E infatti, come Venere supera in grazia e bellezza le altre dee, così la rosa supera gli altri fiori in aspetto e dolcezza del profumo. La rosa, come narra il mito, un tempo fu candida, ma divenne rossa a causa del sangue di Venere. La dea infatti, mentre passeggiava in un giardino con le ninfe e raccoglieva fiori, era stata punta accidentalmente dalla spina di un roseto e il suo sangue aveva impregnato tutte le rose. Presso i poeti la rosa simboleggia la giovinezza: infatti, come gli anni giovanili fuggono irreparabili, così la rosa fiorisce in poco tempo, appassisce velocemente. Un solo giorno apre la rosa, un solo giorno la consuma, come dice Ausonio, celebre poeta dei Romani. Così la rosa è chiamata fiore della giovinezza. )
(Dal web)
Flos rosae Veneri, amoris pulchritudinisque deae, sacer est. Namque ut Venus venustate et forma ceteras deas superat, sic rosa specie et fragrantiae suavitate ceteros flores antecedit. Rosa, ut fama fert, olim candida fuit, sed purpurea facta est ex sanguine Veneris. Dea enim, dum in horto cum nymphis deambulat et flores colligit, forte roseti spina puncta erat eiusque sanguis omnes rosas madefecerat. Apud poetas rosa iuventutem significat: nam, ut iuveniles anni irreparabiles fugiunt, sic rosa brevi tempore floret, celeriter languescit. Una dies rosam aperit, conficit una dies, ut ait Ausonius, clarus Romanorum poeta. Ita rosa flos iuventutis appellatur.
(Il fiore della rosa è sacro a Venere, dea dell'amore e della bellezza. E infatti, come Venere supera in grazia e bellezza le altre dee, così la rosa supera gli altri fiori in aspetto e dolcezza del profumo. La rosa, come narra il mito, un tempo fu candida, ma divenne rossa a causa del sangue di Venere. La dea infatti, mentre passeggiava in un giardino con le ninfe e raccoglieva fiori, era stata punta accidentalmente dalla spina di un roseto e il suo sangue aveva impregnato tutte le rose. Presso i poeti la rosa simboleggia la giovinezza: infatti, come gli anni giovanili fuggono irreparabili, così la rosa fiorisce in poco tempo, appassisce velocemente. Un solo giorno apre la rosa, un solo giorno la consuma, come dice Ausonio, celebre poeta dei Romani. Così la rosa è chiamata fiore della giovinezza. )
(Dal web)
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