Post di steviecooder in ordine cronologico 
 
Satira
28 Ottobre - 3.892 visualizzazioni Avvistata a bordo strada: la nuova Trumporghini, edizione limitata “Make America Vroom Again”. Motore V12, ego V24, e una carrozzeria che urla “Wall Street meets Walt Disney”.
 Sul cofano, l'effigie del Presidente in versione cartoon: cravatta rossa, sguardo fiero, e quella chioma che sfida le leggi della fisica e del buon gusto. 
 Sul parabrezza, lo slogan che ha fatto tremare le democrazie e i parrucchieri: 
 MAKE AMERICA GREAT AGAIN - in rosso, come il ketchup sulle patatine del destino.
 Questa non è un'auto. È un manifesto su ruote, un'ode al sogno americano dove anche l'arte della caricatura diventa tuning. 
 È come se Andy Warhol avesse fatto un giro a Mar-a-Lago e ne fosse uscito con un kit di decalcomanie e un debito morale.
 Domanda per gli automobilisti e gli psicoanalisti: Se Freud avesse visto questa macchina, avrebbe parcheggiato o chiamato la polizia?
Chiacchiera
28 Ottobre - 211 visualizzazioni 
Perla di Saggezza
28 Ottobre - 5.041 visualizzazioni Buongiorno Fratelle / lli della Libertà Improvvisata
 La Fiaba del Sidecar Ribelle e dei Quattro Passeggeri della Libertà
 C'era una volta, in un paese dove le regole erano scritte con righello e le strade con il compasso, un uomo che non sapeva cosa fosse la normalità. 
 Si chiamava Zefiro, e guidava una motocicletta che non era una motocicletta, ma un'idea su due ruote. Al posto del sidecar, aveva costruito una pedana di legno, rubata al palco di un teatro abbandonato, con ruote di una carriola e sogni di un'estate che non voleva finire.
 Un giorno, Zefiro decise di partire. Non per andare da qualche parte, ma per andare via. Salirono con lui quattro passeggeri: 
 Luce, che rideva anche quando pioveva; 
 Timo, che credeva che ogni curva fosse una domanda filosofica; 
 Nina, che non aveva mai avuto paura, ma la cercava per sport; 
 Gino, che aveva sei anni e un elmetto fatto con una pentola.
 Partirono all'alba, senza cinture, senza meta, senza permesso. Attraversarono foreste che sussurravano "fate attenzione" e risposero "no, grazie". 
 I cartelli stradali cercavano di fermarli, ma loro li leggevano come poesie. Ogni buca era una nota musicale, ogni dosso una risata.
 La gente li guardava passare e diceva: - "Ma è pericoloso!" - "Ma è illegale!" - "Ma è geniale..."
 E così, il sidecar ribelle divenne leggenda. Non per la velocità, ma per il coraggio di essere assurdo. Non per la sicurezza, ma per la bellezza di fidarsi. Non per la destinazione, ma per il modo in cui si partiva.
 Alla fine, si fermarono sotto un albero che non aveva mai visto una moto. 
 Zefiro spense il motore, guardò i suoi compagni e disse: - "Abbiamo viaggiato come si vive: senza garanzie, ma con stile."
 E l'albero, commosso, fece cadere una foglia d'oro. Che nessuno raccolse, perché erano troppo occupati a ridere.
 Morale: La libertà non ha cinture di sicurezza. Ma ha amici, legno, ruote e una pentola in testa.
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 Chiacchiera
27 Ottobre - 3.026 visualizzazioni Buonanotte, eroi del giorno! 
 Anche stasera abbiamo salvato il mondo.......o almeno il frigorifero. 
 Arriverà il giorno in cui smetterò di scrivere cazzate, ma oggi non è quel giorno. 
 Domani? Neanche a parlarne. 
 E dopodomani ho già un appuntamento con l'assurdo.
 Un abbraccio a tutti gli amici, complici, spettatori e co-autori di questa gloriosa commedia quotidiana. 
 Che la notte vi trovi stanchi, ma fieri. 
 E che i sogni siano più intelligenti di noi - ma non troppo, sennò si montano la testa.
Vaccata
27 Ottobre - 3.325 visualizzazioni 
Satira
27 Ottobre - 3.758 visualizzazioni 
Chiacchiera
27 Ottobre - 2.497 visualizzazioni 
Satira
27 Ottobre - 3.280 visualizzazioni Diceva che l'Italia era un Paese da barzelletta. Ora la barzelletta la raccontano su di lui. Sarkozy dentro, Berlusconi assolto. La giustizia non sarà perfetta… ma a volte sa essere poetica.
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