gringhez: quando mi chiama (rigorosamente con il telefono di lei, perchè lui non cellà....perchè è una spesa inutile) gli dico sempre che lui non è un genovese normale...no, lui è un incrocio tra un genovese e uno scozzese 😂😂😂😂
oliver: gringhez Consolati ! Anni fa avevo un casale con terreno in Liguria con oltre 100 ulivi ed altri 30 alberi da frutto; avevo un contadino che curava il tutto, lo pagavo e tutto il raccolto era suo. Una volta mi diede 2 bottiglie di olio fatto con le mie olive; ricordo ancora oggi......le pagai 5 mila lire !!
Gualivo: Scusa oliver, ma non capisco la logica. Tu gli prestavi la terra, e lo pagavi pure????? Qui da noi, se vuoi un pezzo di terra da lavorare per raccoglierne i frutti, paghi un affitto. In casi di amicizie particolari, magari non paghi, ma di sicuro non vieni pagato per portarti via anche tutto il raccolto
Emanuelitoeldrito74: Gualivo è che qui in Liguria data la difficoltà di coltivare a mano nelle fascie (son talmente strette che non entrano mezzi meccanici come trattori ecc...) si usa far così: il mezzadro coltiva e tiene bene la tua terra ma si tiene i (pochi) frutti del lavoro. Gli ulivi per esempio sono tutti abbacchaiti a mano con le reti sottostanti che scendono di fascia in fascia. In puglia per esempio arrivano con mega trattori con abbattitori automatici che in 3 secondi scuotono un albero che da noi ci vogliono 2 giorni...
Gualivo: Ok Emanuelitoeldrito74, immaginavo una situazione del genere. Anche mio padre tiene il fazzoletto di terra di un suo amico deceduto, per conto della sua vedova, e si tiene i frutti. Ma non viene pagato per questo.
A che scopo tu lo paghi? Fa qualcosa per te? Non sai quanto questa storia mi ha incuriosito.
Emanuelitoeldrito74: Gualivo Qui abbiamo un patrimonio meraviglioso e al tempo stesso fragile: come sai la Liguria è una sottile striscia di terra montagnosa stretta tra Alpi e mare e nel corso di millenni i liguri hanno "adattato" la natura all'uomo costruendo generazione dopo generazione le fascie o terrazzamenti trasformando dirupi in terre coltivabili.
Il sistema di terrazzamenti è andato avanti per secoli e secoli immutato e mantenuto via via dai vari agricoltori che faticosamente ne hanno ricavato i frutti della terra (principalmente olio d'olia, agrumi, ortaggi e uva).
è diventato patrimonio Unesco il sistema di terrazzamenti ma questa tradizione si è bruscamente interrotta dagli anni 50-60 in avanti quando lo spopolamento dell'entroterra è stato via via più massiccio, preferendo spostarsi sulla costa e lavorando nell'industria (specie nel genovese e savonese) e nel turismo o nei fiori con le serre (specie nell'imperiese) o ancora nella nautica (spezzino), preferendolo a spaccarsi la schiena (viste le condizioni durissime per coltivare) in campagna.
Nel giro di soli 50 anni i terrazzamenti senza più costante manutenzione hanno iniziato a disgregarsi e la natura a prendere il sopravvento. Le precipitazioni e i danni alluvionali hanno fatto il resto distruggendo parte del patrimonio millenario costruito dai nostri avi, con frane, smottamenti e disgregamento di questo immenso e meraviglioso patrimonio umano!
Pensa solo che le pietre dei terrazzamenti sono state squadrate una ad una e c'erano maestranze che usavano circa 200 tipi di forme diverse per creare muri resistenti e perfettamente lineari.
Ora questo patrimonio si sta cercando di salvarlo con fondi regionali volti e manutenere l'esistente e fat lavorare i maestri della pietra che hanno negli ultimi 20 anni salvaguardato centinaia di km di muri a secco.
Io li ho visti lavorare e credimi sono artisti della pietra!
In questo scenario spesso se trovi ancora un vecchio contadino che lavora la terra, gli dai gratuitamente la campagna da tener pulita e lui in cambio si tiene i frutti del lavoro per arrotondare con quelli delle sue campagne spesso attigue.
Poi sta alla sensibilità di ognuno donare o meno una parte del prodotto al proprietario. Nel caso della bottiglia d'olio a Oliver fatta pagare mi sembra un assurdo avrebbe dovuto regalargliela però la prassi è questa.
Io ho un fratello che fa olio biodinamico da cultivar taggiasca (quella ligure) e gli pago le lattine a 12 euro al litro per la fatica che fa a farlo e la poca resa a pianta che esce fuori.
Mi sembra corretto valorizzare il suo lavoro sapendo la fatica che fa a produrre 1 litro (13 kg di olive) poi mi regala olive in salamoia, carciofini di produzione propria sott'olio ecc... ma quello per me è oro verde e mi fa piacere contribuire a far proseguire la produzione 😊😊😊
oliver: Gualivo In pratica era assunto per tenere pulito tutto il terreno (10000 mq) e relativi muretti (tutto terrazzato); in questo modo, quando andavamo a fare le vacanze, trovavamo l'immobile ed il circostante terreno tutto in ordine (diversamnte sarebbe stato solo sterpaglie). Percepiva uno stipendio mensile e nel contratto era previsto anche tutto quanto produceva il terreno (olive, fichi,limoni.....). A queste spese, siamo resistiti 3 anni...
oliver: Gualivo Curava anche le piccole manutenzioni della casa e tutte quelle incombenze banali ma problematiche per chi come noi abitavamo a 300 km di distanza.
Gualivo: Capisco oliver, così in effetti ha un suo perché. E' che sono abituato a contesti differenti, per cui una situazione del genere non mi era venuta in mente.
Qui da noi, se vuoi un pezzo di terra da lavorare per raccoglierne i frutti, paghi un affitto. In casi di amicizie particolari, magari non paghi, ma di sicuro non vieni pagato per portarti via anche tutto il raccolto
Gli ulivi per esempio sono tutti abbacchaiti a mano con le reti sottostanti che scendono di fascia in fascia. In puglia per esempio arrivano con mega trattori con abbattitori automatici che in 3 secondi scuotono un albero che da noi ci vogliono 2 giorni...
A che scopo tu lo paghi? Fa qualcosa per te?
Non sai quanto questa storia mi ha incuriosito.
Il sistema di terrazzamenti è andato avanti per secoli e secoli immutato e mantenuto via via dai vari agricoltori che faticosamente ne hanno ricavato i frutti della terra (principalmente olio d'olia, agrumi, ortaggi e uva).
è diventato patrimonio Unesco il sistema di terrazzamenti ma questa tradizione si è bruscamente interrotta dagli anni 50-60 in avanti quando lo spopolamento dell'entroterra è stato via via più massiccio, preferendo spostarsi sulla costa e lavorando nell'industria (specie nel genovese e savonese) e nel turismo o nei fiori con le serre (specie nell'imperiese) o ancora nella nautica (spezzino), preferendolo a spaccarsi la schiena (viste le condizioni durissime per coltivare) in campagna.
Nel giro di soli 50 anni i terrazzamenti senza più costante manutenzione hanno iniziato a disgregarsi e la natura a prendere il sopravvento. Le precipitazioni e i danni alluvionali hanno fatto il resto distruggendo parte del patrimonio millenario costruito dai nostri avi, con frane, smottamenti e disgregamento di questo immenso e meraviglioso patrimonio umano!
Pensa solo che le pietre dei terrazzamenti sono state squadrate una ad una e c'erano maestranze che usavano circa 200 tipi di forme diverse per creare muri resistenti e perfettamente lineari.
Ora questo patrimonio si sta cercando di salvarlo con fondi regionali volti e manutenere l'esistente e fat lavorare i maestri della pietra che hanno negli ultimi 20 anni salvaguardato centinaia di km di muri a secco.
Io li ho visti lavorare e credimi sono artisti della pietra!
In questo scenario spesso se trovi ancora un vecchio contadino che lavora la terra, gli dai gratuitamente la campagna da tener pulita e lui in cambio si tiene i frutti del lavoro per arrotondare con quelli delle sue campagne spesso attigue.
Poi sta alla sensibilità di ognuno donare o meno una parte del prodotto al proprietario. Nel caso della bottiglia d'olio a Oliver fatta pagare mi sembra un assurdo avrebbe dovuto regalargliela però la prassi è questa.
Io ho un fratello che fa olio biodinamico da cultivar taggiasca (quella ligure) e gli pago le lattine a 12 euro al litro per la fatica che fa a farlo e la poca resa a pianta che esce fuori.
Mi sembra corretto valorizzare il suo lavoro sapendo la fatica che fa a produrre 1 litro (13 kg di olive) poi mi regala olive in salamoia, carciofini di produzione propria sott'olio ecc... ma quello per me è oro verde e mi fa piacere contribuire a far proseguire la produzione 😊😊😊
E' che sono abituato a contesti differenti, per cui una situazione del genere non mi era venuta in mente.