Chiacchiera
ieri alle ore 09:07 - 2.815 visualizzazioni
#cosetristi
Una foto scattata nell'aprile o maggio 1912 sull'oceano Atlantico mostra i marinai della nave CS Minia mentre recuperano e imbalsamano i corpi delle vittime del Titanic. Spesso si pensa che la storia del Titanic sia finita con il suo affondamento, ma non è così.
Dopo la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, in cui circa 1. 500 persone persero la vita, la tragedia continuò ancora a lungo. Molti riuscirono ad abbandonare la nave, ma le acque gelide dell'Atlantico non lasciarono scampo.
I naufraghi galleggiarono per ore grazie ai giubbotti di salvataggio, ma la maggior parte morì per ipotermia, non per annegamento. I corpi vennero ritrovati anche settimane dopo, alcuni a centinaia di chilometri di distanza. Su 1. 500 vittime, solo 337 corpi furono recuperati. Gli altri non furono mai trovati.
Il Carpathia riuscì a salvare poco più di 700 superstiti dalle scialuppe. Era troppo affollato per occuparsi anche dei corpi. I sopravvissuti ricordano il silenzio che calò quando le voci dei compagni in mare si spensero nel freddo.
La morte per ipotermia era lenta e dolorosa. Si poteva impiegare anche 40 minuti, tra tremori e confusione mentale.
Per recuperare i corpi, la compagnia del Titanic noleggiò il piroscafo Mackay-Bennett, normalmente usato per i cavi telegrafici. A bordo misero bare e ghiaccio, salpando da Halifax il 17 aprile.
Durante le ricerche, l'equipaggio trovò un gruppo di 100 cadaveri. “Sembravano nuotatori addormentati”, raccontarono.
Il Mackay-Bennett riportò in porto 190 corpi e ne seppellì 116 in mare. Poi partirono la Minia e la Montmagny, che recuperarono altri 21 corpi.
La foto mostra proprio i marinai del Minia mentre depongono un corpo in una bara semplice, imbalsamandolo sul ponte.
Altre navi avvistarono corpi tra i detriti, ma non li recuperarono. Il transatlantico Bremen ne vide una distesa, molti ancora coi giubbotti di salvataggio. Un corpo era legato a una porta, altri due a sedie a sdraio. Il capitano stimò circa 100 corpi, ma senza bare non poterono recuperarli.
Il 13 maggio, l'Oceanic trovò una scialuppa del Titanic a 200 miglia dal relitto, con tre cadaveri a bordo. Le voci che fossero stati abbandonati vivi furono smentite. La scialuppa fu portata a New York.
Il 26 maggio la nave Algerine recuperò il corpo di James McGrady, cameriere del Titanic. Fu l'ultimo corpo portato a terra. Ma il 6 giugno la petroliera Ottawa trovò il corpo di William Thomas Kerley, e l'8 giugno la nave Ilford avvistò William Frederick Cheverton. Entrambi furono seppelliti in mare.
Quando le navi tornarono a Halifax, i corpi furono portati con carri funebri fino a una ghiacciaia trasformata in obitorio. Qui i parenti cercarono di riconoscere i loro cari. Almeno 50 vittime non furono mai identificate, ma sulle lapidi lasciarono spazio per il nome.
59 corpi furono restituiti alle famiglie, mentre 150 furono seppelliti a Halifax in tre cimiteri diversi. L'ultimo fu proprio McGrady, due mesi dopo la tragedia.
(Fonte: Storia che passione)
Una foto scattata nell'aprile o maggio 1912 sull'oceano Atlantico mostra i marinai della nave CS Minia mentre recuperano e imbalsamano i corpi delle vittime del Titanic. Spesso si pensa che la storia del Titanic sia finita con il suo affondamento, ma non è così.
Dopo la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, in cui circa 1. 500 persone persero la vita, la tragedia continuò ancora a lungo. Molti riuscirono ad abbandonare la nave, ma le acque gelide dell'Atlantico non lasciarono scampo.
I naufraghi galleggiarono per ore grazie ai giubbotti di salvataggio, ma la maggior parte morì per ipotermia, non per annegamento. I corpi vennero ritrovati anche settimane dopo, alcuni a centinaia di chilometri di distanza. Su 1. 500 vittime, solo 337 corpi furono recuperati. Gli altri non furono mai trovati.
Il Carpathia riuscì a salvare poco più di 700 superstiti dalle scialuppe. Era troppo affollato per occuparsi anche dei corpi. I sopravvissuti ricordano il silenzio che calò quando le voci dei compagni in mare si spensero nel freddo.
La morte per ipotermia era lenta e dolorosa. Si poteva impiegare anche 40 minuti, tra tremori e confusione mentale.
Per recuperare i corpi, la compagnia del Titanic noleggiò il piroscafo Mackay-Bennett, normalmente usato per i cavi telegrafici. A bordo misero bare e ghiaccio, salpando da Halifax il 17 aprile.
Durante le ricerche, l'equipaggio trovò un gruppo di 100 cadaveri. “Sembravano nuotatori addormentati”, raccontarono.
Il Mackay-Bennett riportò in porto 190 corpi e ne seppellì 116 in mare. Poi partirono la Minia e la Montmagny, che recuperarono altri 21 corpi.
La foto mostra proprio i marinai del Minia mentre depongono un corpo in una bara semplice, imbalsamandolo sul ponte.
Altre navi avvistarono corpi tra i detriti, ma non li recuperarono. Il transatlantico Bremen ne vide una distesa, molti ancora coi giubbotti di salvataggio. Un corpo era legato a una porta, altri due a sedie a sdraio. Il capitano stimò circa 100 corpi, ma senza bare non poterono recuperarli.
Il 13 maggio, l'Oceanic trovò una scialuppa del Titanic a 200 miglia dal relitto, con tre cadaveri a bordo. Le voci che fossero stati abbandonati vivi furono smentite. La scialuppa fu portata a New York.
Il 26 maggio la nave Algerine recuperò il corpo di James McGrady, cameriere del Titanic. Fu l'ultimo corpo portato a terra. Ma il 6 giugno la petroliera Ottawa trovò il corpo di William Thomas Kerley, e l'8 giugno la nave Ilford avvistò William Frederick Cheverton. Entrambi furono seppelliti in mare.
Quando le navi tornarono a Halifax, i corpi furono portati con carri funebri fino a una ghiacciaia trasformata in obitorio. Qui i parenti cercarono di riconoscere i loro cari. Almeno 50 vittime non furono mai identificate, ma sulle lapidi lasciarono spazio per il nome.
59 corpi furono restituiti alle famiglie, mentre 150 furono seppelliti a Halifax in tre cimiteri diversi. L'ultimo fu proprio McGrady, due mesi dopo la tragedia.
(Fonte: Storia che passione)
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òstrega: Che significa sepolti in mare? Non ha senso.
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ieri alle ore 09:10 · Ti stimo · Rispondi
Barbyturiko: òstrega ...e come sepolti nello spazio, un sudario e si libera...
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ieri alle ore 09:37 · Ti stimo · Rispondi
òstrega: Barbyturiko tanto vale lasciarli lì. Non ha senso parlare di sepoltura.
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ieri alle ore 10:21 · Ti stimo · Rispondi
Barbyturiko: òstrega ... c'è una cerimonia religiosa, come fosse una sepoltura normale...
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ieri alle ore 10:29 · Ti stimo · Rispondi
òstrega: Barbyturiko mah... nelle sepolture normali i corpi stanno al cimitero e le cerimonie vengono fatte anche per i dispersi in mare. Sarà, ma per me non è definibile sepoltura. 🤔
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ieri alle ore 11:55 · Ti stimo · Rispondi



