Chiacchiera
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Ombromantolivello 9
3 Novembre - 3.430 visualizzazioni
Michigan, 1936. Una fattoria pignorata. Un'asta pubblica.
E una folla di contadini che si presenta in silenzio.

Le banche vogliono la terra.
Ma quella gente, povera, stanca, affamata, decide di non piegarsi.

Si accordano: nessuno offrirà più di un centesimo per volta.
E così, pezzo dopo pezzo, la fattoria torna al suo legittimo proprietario.

Le corde che si vedono sullo sfondo non sono scenografia.
Sono un avvertimento, chi prova a speculare sulla disperazione altrui, non è il benvenuto.

Era un tempo in cui la solidarietà non si predicava, si praticava.
In cui un vicino valeva più di una banca.
In cui la gente capì che, se non si aiutavano tra loro, avrebbero perso tutto.

Quelle “penny auctions”, le aste da un centesimo, divennero il simbolo della resistenza rurale americana.

Un modo per dire: “Se ci tolgono la dignità, la difenderemo insieme.”

Oggi non ci sono più aste nei cortili,
ma ci sono famiglie che perdono la casa, imprese che chiudono,
persone che chiedono aiuto e non lo ricevono.

Forse non servono più le corde, ma servono mani tese, reti, comunità, coraggio.

Perché anche nel 2025, la solidarietà non è un lusso. È un dovere civile.

📸 Web, Asta da un centesimo, Michigan – 1936
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Vaccata