Orsoinpiedi: messen i effetti l'ha spiegato benissimo:
-Discorso di Mussolini al Senato sull’adozione del sistema plebiscitario (12 maggio 1928): “Il popolo elettorale è chiamato a ratificare le scelte fatte dai partiti quando non sia posto dinanzi all'enorme difficoltà di scegliere un partito od un indirizzo. La verità è che in tutti i paesi del mondo si soffre di questa specie di dispersione delle energie politiche che ha delle conseguenze di natura assai seria, in ciò che è il funzionamento, la compagine degli Stati moderni. Non ho nessuno scrupolo a dichiarare che il suffragio universale è una pura finzione convenzionale. Non dice nulla e non significa nulla. Dà i risultati più disparati. Se lo si considera come uno strumento utile in determinate circostanze, allora la discussione è possibile: se si dice che il suffragio universale è l'ultima tutela della sapienza politica e della saggezza dei governi, allora faccio le mie più ampie riserve. Si è detto che questa legge è determinata dal fatto che il Gran Consiglio non è ancora entrato fra gli organi costituzionali dello Stato. La ragione ne è evidente. La legislatura è ormai ai suoi termini, nel 1929 avrà finito il suo ciclo. Bisogna preparare l'applicazione di questa legge elettorale e quindi è necessario, per questa preparazione di ordine meccanico ed amministrativo, avere del tempo innanzi a sé. Il Gran Consiglio non ha che da scegliere, da scremare, da selezionare le designazioni che saranno fatte liberamente dalle grandi associazioni sindacali giuridicamente riconosciute”. "
Bolognesedop: messen leggitimissimo,ma bisogna spiegare perchè,non deligittimare gli avversari,perchè la meloni era contro il jobs act,infatti non lo votó in parlamento e invece adesso ha cambiato idea... basta dirlo!!!
-Discorso di Mussolini al Senato sull’adozione del sistema plebiscitario (12 maggio 1928):
“Il popolo elettorale è chiamato a ratificare le scelte fatte dai partiti quando non sia posto dinanzi all'enorme difficoltà di scegliere un partito od un indirizzo. La verità è che in tutti i paesi del mondo si soffre di questa specie di dispersione delle energie politiche che ha delle conseguenze di natura assai seria, in ciò che è il funzionamento, la compagine degli Stati moderni. Non ho nessuno scrupolo a dichiarare che il suffragio universale è
una pura finzione convenzionale. Non dice nulla e non significa nulla. Dà i risultati più disparati. Se lo si considera come uno strumento utile in determinate circostanze, allora la discussione è possibile: se si dice che il suffragio universale è l'ultima tutela della sapienza politica e della saggezza dei governi, allora faccio le mie più ampie riserve. Si
è detto che questa legge è determinata dal fatto che il Gran Consiglio non è ancora entrato fra gli organi costituzionali dello Stato. La ragione ne è evidente. La legislatura è ormai ai suoi termini, nel 1929 avrà finito il suo ciclo. Bisogna preparare l'applicazione di questa legge elettorale e quindi è necessario, per questa preparazione di ordine meccanico ed amministrativo, avere del tempo innanzi a sé. Il Gran Consiglio non ha che da scegliere, da scremare, da selezionare le designazioni che saranno fatte liberamente dalle grandi associazioni sindacali giuridicamente riconosciute”. "