Satira
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22 Maggio - 3.831 visualizzazioni
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena sventato una delle manovre più inquietanti degli ultimi anni.
Salvini e Piantedosi avevano infatti tentato di inserire nel decreto Infrastrutture una deroga sui controlli antimafia per il ponte sullo Stretto.
Una deroga che si usa nei casi di emergenza – per esempio i terremoti – e che invece loro volevano applicare a un'opera che, se tutto andrà bene, verrà completata nel 2032.
Il trucco era semplice: affidare la gestione e la supervisione dei controlli antimafia allo stesso ministero dell'Interno. Cioè a sé stessi.
Una mossa pericolosa, che avrebbe tolto ogni indipendenza ai controlli, spianando la strada a infiltrazioni, opacità, favoritismi. Un tentativo indecente, per un'opera da 14 miliardi di euro su cui la criminalità organizzata non vede l'ora di banchettare.
Mattarella ha detto no. E ha imposto la rimozione dell'articolo.
Perché la legalità non è un ostacolo da aggirare. È il fondamento di ogni opera pubblica, di ogni appalto, di ogni progetto degno di un Paese civile.
Grazie al Presidente Mattarella per averlo ricordato ancora una volta.
Vaccata