Chiacchiera
9 Ottobre 2024 - 3.186 visualizzazioni
In autuno cadono due cose
Le foglie
I vaffancuore
Ho il raffreddore, come la temperatura è scesa di mezzo grado sono stato assaltato da germi grandi come il Duca della Cornovaglia e ora dal naso mi escono liquami della stessa sostanza dei sogni.
Maremma impestatrice ho quell'età che mi ammalo per qualsiasi cosa e se non succede nulla mi ammalo perché non succede nulla.
Esiste un rimedio che abbia senso per il raffreddore?
Perché in farmacia mi hanno dato una roba tipo “Mucostop” che devo prenderlo cinque volte al giorno per un anno, lontano dei pasti ma non troppo e comunque a stomaco mezzo vuoto o mezzo pieno a seconda se sei ottimista.
C'era un tempo in cui un raffreddore non lo sentivo, mi soffiavo il naso nella manica e andavo a leccare la colla.
Fine.
Ora i malanni di stagione li vivo con terrore, se dovessi vedere i miei anticorpi al microscopio probabilmente sono dei fancazzisti che passano le giornate ad attaccare le caccole sotto il banco.
Questo corpo era una macchina perfetta, uno stantuffo dell'amore che si nutriva di piccole gioie tipo il porno amatoriale e le colazioni in pasticceria.
Ho i reumatismi.
Non so nemmeno cosa sia un reumatismo ma so per certo che ce l'ho, sono in quella stagione dell'anno dove ogni nove giorni ho l'herpes perché l'herpes è come il Natale e quando arriva arriva e nessuno sa curarlo.
L'herpes è una brutta bestia, ti viene con il troppo caldo, il troppo freddo, il troppo stress, l'alimentazione sbagliata, la carenza di vitamine, la carenza di sonno e le scarpe strette.
E non è che è una roba tipo una brigola, l'herpes esplode, macera, lacera, e tu ci dai quelle pomate che hanno un vago sapore di scroto di un maratoneta e siccome l'herpes viene spesso sulle labbra finisce che tutto ciò che mangi sa di scroto di maratoneta e a me non è che faccia così piacere come associazione di idee.
Poi va via.
E dici dai, sono guarito.
Credici fortissimo, una volta che lo hai preso lui è lì, sta un po' lì e aspetta, quando hai un appuntamento con una scellerata che decide di consacrare a te la sua dignità in un amplesso di una dozzina di secondi malcontati lui arriva.
Tu sei lì che ti pettini quei quattro capelli che ti sono rimasti che sembri Paperoga, ti dai il gel sul pube, ti spruzzi il deodorante sui capezzoli, ti umetti le labbra e senti quella brigolina.
Sbam.
Ci metti tutto sopra, dentifricio, pomata, tea tree oil, poi ci metti anche gli adesivi, pure quello dei Transformers sperando faccia più effetto.
Lei citofona, tu chiedi chi è e lei dice “sono Senonzia, inizia a spogliarti che voglio dartela talmente forte che mi sa che poi te la lascio un po' in ghiaccio e vengo a riprendermela domani”.
Nel frattempo sul labbro ti è spuntato l'iceberg che ha affondato il Titanic, lei sale, ti guarda, urla, tu dici che possiamo farlo veloce sporco e bastardo, senza baci ma è difficile ignorare il fatto che sul labbro hai una fuga di materiale radioattivo.
Senonzia se ne va, la insegui fino in strada, lei scappa e in un attimo il pomeriggio è passato da viva la figa a viva la fuga.
Torni a casa, cerchi di darti un contegno ma sei uscito fuori senza coprirti per inseguirla.
Uno starnuto.
Un altro.
Un altro ancora.
Che schifo i cambi di stagione.
Le foglie
I vaffancuore
Ho il raffreddore, come la temperatura è scesa di mezzo grado sono stato assaltato da germi grandi come il Duca della Cornovaglia e ora dal naso mi escono liquami della stessa sostanza dei sogni.
Maremma impestatrice ho quell'età che mi ammalo per qualsiasi cosa e se non succede nulla mi ammalo perché non succede nulla.
Esiste un rimedio che abbia senso per il raffreddore?
Perché in farmacia mi hanno dato una roba tipo “Mucostop” che devo prenderlo cinque volte al giorno per un anno, lontano dei pasti ma non troppo e comunque a stomaco mezzo vuoto o mezzo pieno a seconda se sei ottimista.
C'era un tempo in cui un raffreddore non lo sentivo, mi soffiavo il naso nella manica e andavo a leccare la colla.
Fine.
Ora i malanni di stagione li vivo con terrore, se dovessi vedere i miei anticorpi al microscopio probabilmente sono dei fancazzisti che passano le giornate ad attaccare le caccole sotto il banco.
Questo corpo era una macchina perfetta, uno stantuffo dell'amore che si nutriva di piccole gioie tipo il porno amatoriale e le colazioni in pasticceria.
Ho i reumatismi.
Non so nemmeno cosa sia un reumatismo ma so per certo che ce l'ho, sono in quella stagione dell'anno dove ogni nove giorni ho l'herpes perché l'herpes è come il Natale e quando arriva arriva e nessuno sa curarlo.
L'herpes è una brutta bestia, ti viene con il troppo caldo, il troppo freddo, il troppo stress, l'alimentazione sbagliata, la carenza di vitamine, la carenza di sonno e le scarpe strette.
E non è che è una roba tipo una brigola, l'herpes esplode, macera, lacera, e tu ci dai quelle pomate che hanno un vago sapore di scroto di un maratoneta e siccome l'herpes viene spesso sulle labbra finisce che tutto ciò che mangi sa di scroto di maratoneta e a me non è che faccia così piacere come associazione di idee.
Poi va via.
E dici dai, sono guarito.
Credici fortissimo, una volta che lo hai preso lui è lì, sta un po' lì e aspetta, quando hai un appuntamento con una scellerata che decide di consacrare a te la sua dignità in un amplesso di una dozzina di secondi malcontati lui arriva.
Tu sei lì che ti pettini quei quattro capelli che ti sono rimasti che sembri Paperoga, ti dai il gel sul pube, ti spruzzi il deodorante sui capezzoli, ti umetti le labbra e senti quella brigolina.
Sbam.
Ci metti tutto sopra, dentifricio, pomata, tea tree oil, poi ci metti anche gli adesivi, pure quello dei Transformers sperando faccia più effetto.
Lei citofona, tu chiedi chi è e lei dice “sono Senonzia, inizia a spogliarti che voglio dartela talmente forte che mi sa che poi te la lascio un po' in ghiaccio e vengo a riprendermela domani”.
Nel frattempo sul labbro ti è spuntato l'iceberg che ha affondato il Titanic, lei sale, ti guarda, urla, tu dici che possiamo farlo veloce sporco e bastardo, senza baci ma è difficile ignorare il fatto che sul labbro hai una fuga di materiale radioattivo.
Senonzia se ne va, la insegui fino in strada, lei scappa e in un attimo il pomeriggio è passato da viva la figa a viva la fuga.
Torni a casa, cerchi di darti un contegno ma sei uscito fuori senza coprirti per inseguirla.
Uno starnuto.
Un altro.
Un altro ancora.
Che schifo i cambi di stagione.
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