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26 Febbraio - 3.766 visualizzazioni
ZAGREBELSKY: I REGIMI
INZIANO CON MANGANELLI
ZAGREBELSKY: I REGIMI <BR> INZIANO CON MANGANELLI

“L'articolo 17 della Costituzione dice che tutti i cittadini hanno il diritto di riunirsi, a condizione che la riunione sia pacifica e senz'armi. È sotto il fascismo che occorreva l'autorizzazione dell'autorità pubblica”, “questo proliferare di cariche e manganelli, questo clima di repressione per ora tiepida, diffondono un senso di insicurezza. Alle mie figlie e nipoti, se avessero l'età di quei ragazzi di Pisa, sentirei la responsabilità di dire di pensarci due volte prima di scendere in strada. Ma così si comprime un diritto, si diffonde una cattiva aria. Il diritto a manifestare è il primo ad essere colpito nei regimi autoritari. In Russia, in Afghanistan, in Iran, in certi regimi islamici, nei Paesi golpisti del Sud America, la prima repressione si fa nelle strade”. Lo afferma il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Consulta, in una intervista a La Repubblica. E delle parole di Sergio Mattarella (“Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento&rdquo😉 dice: “Un intervento non consueto. Non ricordo un precedente tanto netto, un tanto chiaro richiamo ai principi della convivenza civile e ai principi costituzionali. Non è un caso di moral suasion
, è una presa di posizione ufficiale che, per quel che vale, ha la mia condivisione totale. Mi ha inquietato che abbia dovuto intervenire il presidente della Repubblica”, “mi sarei aspettato che le prime reazioni indirizzate a ricordare i limiti e la funzione della polizia, venissero dal governo, responsabile della corretta gestione dell'ordine pubblico. Dalla presidente del Consiglio e dai due ministri più strettamente coinvolti, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi”. E aggiunge: “Una cosa è l'ordine pubblico dei regimi autoritari, che è l'ordine nelle strade. Altra cosa è l'ordine pubblico nella Costituzione, che non è repressione ma garanzia dell'ordinato sviluppo delle libertà costituzionali”, “la violazione dell'obbligo di preavviso comporta sanzioni soltanto a carico dei promotori e non anche di chi partecipi pacificamente alla manifestazione”, “non solo questi ragazzi hanno incontrato un abuso del diritto da parte dello Stato, ma sono incorsi direttamente nella sanzione di una manganellata. È stato un episodio poliziesco”. Foto Creative Commons. (26 feb - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)
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