Rasputin: Skywalker giusto per darti qualche dato univoco e oggettivo: Domani si celebra la liberazione dell'Italia dal governo fascista che causò secondo studi recenti (aggiornati al 2010) dell'Ufficio dell'Albo d'Oro del Ministero della Difesa, perdite tra le forze armate, formazioni militari e paramilitari, che risultano essere di 319,207 tra morti e dispersi, così suddivisi:
Esercito, 246,432; Marina, 31,347; Aeronautica, 13,210; formazioni partigiane, 15,197; forze armate della RSI, 13,021. Inoltre: Militari feriti, congelati, mutilati ed invalidi sui vari fronti e per l'intero periodo bellico 1940/1945: circa 320.000.
Skywalker: Nescio visto che la guerra è finita, come il fascismo oltre 80 anni fa, e i morti ci sono stati da entrambe le parti, come icrimini. È questo che non ammettete, tutti santi i partigiani. Poi si, le priorità sono anche il rispetto della legalità e della proprietà privata, cosa assurda per i comunisti, vero? E in fatto di piazzare parenti....lasciamo perdere eh, che durante i vostri governi c'è stata parentopoli..o sbaglio?
MrCrowley: Skywalker aggiungo anche che i sinistri dimenticano cosa accadde tra il 1919 ed il 1922 quando i loro amichetti bolscevichi volevano importare la rivoluzione russa in Italia, così come i partigiani comunisti volevano sostituire un regime con un altro. Per fortuna c'erano gli americani ad impedirlo. Per concludere, la guerra non fu fascista, bensì italiana e su questo non c'è alcun dubbio storico.
Skywalker: MrCrowley e De Gasperi, non certo fascista, che estromise il PCI dal governo perché volevano aderire al comunismo sovietico, che continuò a foraggiare il PCI contro i governi successivi democristiani..ma la storia che gli insegnano a scuola l'hanno scritta loro...autoreferenziale
MrCrowley: Bolognesedop Gli italiani e la guerra: contrarietà, entusiasmo, disillusione È comune l’opinione secondo la quale gli italiani alla vigilia del secondo conflitto mondiale sono contrari alla guerra e all’intervento dell’Italia. Eppure nell’estate del 1940 l’entusiasmo per l’impresa bellica si diffonde nel paese. I resoconti degli informatori di polizia, le relazioni dei questori e dei prefetti registrano gli umori degli italiani nei mesi dallo scoppio della guerra all’intervento e da diverse parti d’Italia segnalano un cambiamento nell’atteggiamento verso la partecipazione al conflitto; un mutamento prima più lento e poi repentino, nella primavera del 1940, quando le vittorie tedesche che si susseguono una dietro l’altra fanno pensare che la “guerra lampo” scatenata dai nazisti si concluderà in breve tempo con la vittoria della Germania.
Bolognesedop: MrCrowley ... quindi???l'italia non era pronta,peró la germania avanzava con un filo di gas... di conseguenza li abbiamo seguiti con esiti catastrofici!!!
https://www.secoloditalia.it/2023/04/25-aprile-le-8-bufale-dei-luogocomunisti-sulla-data-piu-divisiva-del-nostro-calendario-politico/
Domani si celebra la liberazione dell'Italia dal governo fascista che causò secondo studi recenti (aggiornati al 2010) dell'Ufficio dell'Albo d'Oro del Ministero della Difesa, perdite tra le forze armate, formazioni militari e paramilitari, che risultano essere di 319,207 tra morti e dispersi, così suddivisi:
Esercito, 246,432;
Marina, 31,347;
Aeronautica, 13,210;
formazioni partigiane, 15,197;
forze armate della RSI, 13,021.
Inoltre:
Militari feriti, congelati, mutilati ed invalidi sui vari fronti e per l'intero periodo bellico 1940/1945: circa 320.000.
azz. dimenticavo, piazzare cognati e sorelle d'Italia, top priority.
È comune l’opinione secondo la quale gli italiani alla vigilia del secondo conflitto mondiale sono contrari alla guerra e all’intervento dell’Italia. Eppure nell’estate del 1940 l’entusiasmo per l’impresa bellica si diffonde nel paese. I resoconti degli informatori di polizia, le relazioni dei questori e dei prefetti registrano gli umori degli italiani nei mesi dallo scoppio della guerra all’intervento e da diverse parti d’Italia segnalano un cambiamento nell’atteggiamento verso la partecipazione al conflitto; un mutamento prima più lento e poi repentino, nella primavera del 1940, quando le vittorie tedesche che si susseguono una dietro l’altra fanno pensare che la “guerra lampo” scatenata dai nazisti si concluderà in breve tempo con la vittoria della Germania.