yasuma: Falso storico a metà: la tredicesima, nata più di 80 anni fa, in origine era concessa dal datore di lavoro senza alcun vincolo normativo particolare. L'obbligo fu effettivamente introdotto nel 1937 con il contratto collettivo nazionale di lavoro degli "impiegati" dell'industria (solo agli impiegati dell'industria)
RemodeRoma: Nell’ottica di una stabilità industriale, con il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del 05/08/1937 art. 13, viene introdotta una “gratifica natalizia”, cioè una mensilità in più da corrispondere nel periodo natalizio ai soli impiegati del settore dell’industria.Quindi, oltre che la gratifica non era per tutti i lavoratori ma solo per quelli del settore industria, non lo era nemmeno per tutti i lavoratori del suddetto settore, ma solo agli impiegati; gli operai, chi all’effettivo si trovava nelle fabbriche, non la percepiva.Non solo, nell’articolo 8, che regolamenta “Orario di lavoro, lavoro straordinario, notturno e festivo”, si pone l’orario di lavoro a 10 ore giornaliere, con possibilità di straordinari fino a 12 ore non rifiutabili dal lavoratore, testualmente nell’articolo “Nessun impiegato potrà rifiutarsi, entro i limiti consentiti dalla legge, di compiere il lavoro straordinario, il lavoro notturno e festivo, salvi giustificati motivi di impedimento". Questo in piena linea con quelle che erano le normali politiche dell’epoca fascista, in una società volutamente e borghesemente bloccata su un corporativismo basato non sul diritto per tutti, ma sul privilegio di pochi gruppi e settori.La vera “tredicesima”, intesa non come “gratifica” per pochi, ma diritto ad una mensilità in più per tutti (anche quella che TU stai percependo), venne estesa in due fasi: – la prima, con l’accordo interconfederale per l’industria del 27 ottobre 1946, che la garantì anche a tutti i lavoratori del settore industria; – la seconda, con il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070, che dopo quindici anni di lotte sindacali e operaie nelle fabbriche e nelle piazze (dello stesso anno anche l’eliminazione delle tabelle remunerative differenti per maschi e femmine), lo estenderà a tutti i lavoratori.
RemodeRoma: Perciò, tutti i post e gli articoli di propaganda che vengono scritti, in parte con disonestà intellettuale, in altri con semplice ignoranza e incompetenza storica-documentaria, che elogiano il welfare fascista senza inquadrarlo storicamente, omettendo la realtà dei fatti e dei documenti, esaltando un CCNL che non elargiva nulla all’operaio, ma costringeva a giornate lavorative di 12 ore; raccontano una falsità storica.
RemodeRoma: Ma un operaio che vuole realmente ringraziare qualcuno per la sua tredicesima, se proprio deve, ringrazi quei lavoratori e quegli operai che con le loro azioni sindacali, proteste, lotte e manifestazioni hanno lasciato il sangue nelle piazze (sangue spremuto da manganelli fascisti e polizieschi), estendendo prima (1946) e garantendo a tutti poi (1960) quella tredicesima di cui oggi godiamo come per tanti altri diritti, fino allo Statuto dei Lavoratori che oggi, purtroppo, nella disinformazione, inattività e indifferenza, abbiamo vergognosamente perduto
Plat64: RemodeRoma .... L'istituto della “tredicesima mensilità” è stato introdotto nel nostro ordinamento giuslavoristico dal regime fascista con il contratto collettivo nazionale del lavoro degli operai dell'industria datato 05 agosto 1937....a me risulta diversamente....🧐😎
Questo in piena linea con quelle che erano le normali politiche dell’epoca fascista, in una società volutamente e borghesemente bloccata su un corporativismo basato non sul diritto per tutti, ma sul privilegio di pochi gruppi e settori.La vera “tredicesima”, intesa non come “gratifica” per pochi, ma diritto ad una mensilità in più per tutti (anche quella che TU stai percependo), venne estesa in due fasi:
– la prima, con l’accordo interconfederale per l’industria del 27 ottobre 1946, che la garantì anche a tutti i lavoratori del settore industria;
– la seconda, con il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070, che dopo quindici anni di lotte sindacali e operaie nelle fabbriche e nelle piazze (dello stesso anno anche l’eliminazione delle tabelle remunerative differenti per maschi e femmine), lo estenderà a tutti i lavoratori.
renderai conto.