Chiacchiera
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28 Aprile 2020 - 3.827 visualizzazioni
Rabatòn deriva da rabatar, termine del dialetto piemontese che vuol dire ‘rotolare’ e fa riferimento al gesto di far roteare tra le mani le palline di impasto, per dar loro la caratteristica forma allungata

La ricetta
Ingredienti per 6 persone
600 gr di bietole o spinaci
300 gr di ricotta
4 uova
100 gr di parmigiano grattugiato
100 gr di burro
Un cucchiaio di pangrattato
Un ciuffo di prezzemolo
Timo o maggiorana freschi
Farina q.b.
Sale e pepe q.b.

Procedimento
Pulite la verdura e lessatela in acqua non salata, scolatela, strizzatela e tritatela finemente con un coltello. Trasferite le bietole in una ciotola grande, unite la ricotta, le uova, il prezzemolo tritato, il parmigiano, il pangrattato, un pizzico di timo o maggiorana tritati, sale e pepe e mescolate con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto uniforme. Con l’impasto preparato formate delle polpettine ovali, lunghe circa 6 o 7 centimetri e larghe 3.
Passate i rabatòn nella farina e cuoceteli in brodo vegetale o di carne per pochi minuti (scolateli quando salgono a galla), disponeteli poi in una teglia da forno imburrata, completate con qualche fiocchetto di burro, una spolverata di parmigiano e due cucchiai di latte, infornate a 180 gradi per una decina di minuti finché la superficie sarà dorata. Serviteli caldi.
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Rabatòn alla piemontese buon appetito