Chiacchiera
2 Settembre - 3.485 visualizzazioni
Nel 1974, Marina Abramović mise in scena un esperimento che ancora oggi fa tremare.
In una sala di Napoli posò su un tavolo 72 oggetti:fiori, cibo, forbici, lame… persino una pistola carica.
Disse al pubblico: “Per sei ore, potete fare di me ciò che volete. Io non reagirò.”
All'inizio, la gente si avvicinò con dolcezza: un fiore tra le mani, sorrisi, carezze leggere.
Poi, lentamente, qualcosa cambiò.
Qualcuno cominciò a tagliarle i vestiti, altri a inciderle la pelle. Alcuni usarono gli oggetti più pericolosi. Qualcuno addirittura prese in mano la pistola e la puntò verso di lei.
Marina restava immobile. E più lei non reagiva, più gli spettatori si spingevano oltre.
Dopo sei ore, la performance finì. Marina si alzò e iniziò a muoversi.
In quell'istante, il pubblico fuggì. Nessuno ebbe il coraggio di incontrare il suo sguardo.
Questa non fu solo una performance artistica. Fu un crudele esperimento sulla natura umana: quando le conseguenze spariscono, la maschera della civiltà cade.
Ci ricorda che dentro ciascuno di noi convivono due possibilità — la cura e la distruzione — e che la vera scelta non è ciò che “possiamo” fare, ma ciò che “decidiamo” di fare.
Oggi possiamo fare lo stesso qui sui social, scegliere cosa essere e cosa non essere!
In una sala di Napoli posò su un tavolo 72 oggetti:fiori, cibo, forbici, lame… persino una pistola carica.
Disse al pubblico: “Per sei ore, potete fare di me ciò che volete. Io non reagirò.”
All'inizio, la gente si avvicinò con dolcezza: un fiore tra le mani, sorrisi, carezze leggere.
Poi, lentamente, qualcosa cambiò.
Qualcuno cominciò a tagliarle i vestiti, altri a inciderle la pelle. Alcuni usarono gli oggetti più pericolosi. Qualcuno addirittura prese in mano la pistola e la puntò verso di lei.
Marina restava immobile. E più lei non reagiva, più gli spettatori si spingevano oltre.
Dopo sei ore, la performance finì. Marina si alzò e iniziò a muoversi.
In quell'istante, il pubblico fuggì. Nessuno ebbe il coraggio di incontrare il suo sguardo.
Questa non fu solo una performance artistica. Fu un crudele esperimento sulla natura umana: quando le conseguenze spariscono, la maschera della civiltà cade.
Ci ricorda che dentro ciascuno di noi convivono due possibilità — la cura e la distruzione — e che la vera scelta non è ciò che “possiamo” fare, ma ciò che “decidiamo” di fare.
Oggi possiamo fare lo stesso qui sui social, scegliere cosa essere e cosa non essere!
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Sioux: Idola 🔝
1
2 Settembre alle ore 21:46 · Ti stimo · Rispondi

Fenizy: Non per niente si dice l'occasione fa l'uomo ladro
1
2 Settembre alle ore 21:51 · Ti stimo · Rispondi

SilvytheBest: Fenizy è pur sempre una scelta però...
2
2 Settembre alle ore 21:53 · Ti stimo · Rispondi

Nogosukinekinoto: Devo ancora capire cosa ci sia di artistico ...
1
3 Settembre alle ore 00:15 · Ti stimo · Rispondi