E' già sabato. Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno. Di Luciano Ragno
L 'Angelo invisibile
Viviamo in una Società dove tutti vogliono stare sul palcoscenico. È l'imperativo dell'apparenza. Ma c'è chi sul palcoscenico non vuol salire, eppure meriterebbe il riflettore della ribalta perché è un esempio di mano tesa a chi è in difficoltà. In un mondo dominato dall'egoismo. Addirittura chiede l'anonimato. È la storia di un uomo dal cuore grande. Inizia nel 2012 .Legge sul “Corriere della Sera” che Gaspare, ex barista disoccupato, vive in un'auto. Gli trova casa. Non si ferma. Per anni così. Mette in salvo i conti di Noemi , pensionata ,con un debito in banca. Aiuta un insegnante marocchino che non ha più soldi : ha speso tutto per il trapianto di midollo di un figlio. Allo studente Ahnmed Malis che non può permettersi gli studi paga tutti i corsi e lui si laurea con 110 e lode. All' ex manager finito a chiedere l'elemosina ridà la speranza nel domani. Centinaia le persone aiutate. Gira per strada e se vede qualcuno in difficolta, l'aiuta immediatamente. Sfoglia il “Corriere della Sera”: se legge la notizia di qualche vita al minimo interviene subito. Ovviamente chi ha avuto un aiuto gli chiede il nome. Lui non risponde, saluta e se ne va. E c'è chi telefona al “Corriere” per sapere come ringraziare l'ignoto benefattore. Ma nemmeno al giornale lo conoscono. Allora la gente gli dà il nome : “Angelo invisibile”. “ L'anomalia non sono io. È chi volta le spalle a chi è stato sconfitto dalla vita. Chi ha di più deve dare qualcosa a chi ha di meno”, dice a chi gli è vicino. E poi : “Ho lavorato nelle grandi banche e so che ci sono centinaia di manager che potrebbero farlo”. Ieri l'”Angelo invisibile ” è morto, era molto malato. E il “Corriere” rivela il nome: L'Angelo invisibile è Roberto Bagnato. Milanese, classe 1958, 3 figli , studi alla Bocconi, ex funzionario di banca , esperto di finanza . Con una dote eccezionale: l'animo aperto agli altri. Grazie Roberto Bagnato , l'Angelo della mano tesa. _________________________________ Ho preso la notizia da due articoli di Giangiacomo Schiavi, pagine di giornalismo, sul “Corriere della Sera”: una è del 29 giugno del 2012, l'altra di ieri. Lo ringrazio. E grazie all'amico milanese Daniele Arduino Galli, sempre molto sensibile davanti alla solidarietà, che mi ha segnalato la notizia.
Patella: Come MissJanina praticamente. Esistono tanti angeli invisibili che fanno quello che possono: a volte poco a volte tanto e questo restituisce fiducia nel l'umanità
Sono andato a donare il sangue e mi hanno regalato un buono per la colazione nel bar vicino. Ero contento di godermi un cornetto gratis. Davanti a me c'era una ragazza, avrà avuto 20 anni e anche lei aveva appena fatto il prelievo. L'ho sentita dire al barista a bassa voce: “ti pago la colazione però ti lascio anche questo buono per una brioche gratis, puoi usarlo per qualcuno che ha bisogno?” Sono rimasto lì. Fermo. A me non è nemmeno venuto in mente di fare un gesto così semplice e così bello. Ho guardato quella ragazza ben vestita, truccata e con un bel sorriso. A me questa giornata l'hai svoltata tu con una cosina semplice come regalare una colazione a chi ha fame. Sai perché il tuo gesto è importante? Perché l'ho fatto anche io. Mi sei stata d'esempio e se un fagiano come me può imparare da chi è migliore forse possiamo imparare tutti. Perché non eri tenuta a farlo. Avevi appena fatto una cosa bella come donare il sangue e potevi goderti il tuo cornetto in pace ma hai pensato che a te quei 3 euro non cambiano la vita mentre per qualcuno possono fare la differenza tra un pasto e il digiuno. Avrei voluto dirti di più, fermarti, parlarti e chiederti perché. Chiederti da dove sei uscita, farti i complimenti, telefonare ai tuoi genitori e complimentarmi pure con loro. Invece sono rimasto lì come un fessacchiotto a guardare il mio krapfen con la crema e pensare che questo mondo è un posto brutto ma si può cambiare una colazione alla volta. Un caffè alla volta. Non parlare sottovoce. Sii fiera di te e dillo con voce sicura perché ti devono sentire quei signori intorno. Devono capire che al di là delle colazioni di lavoro e degli affari e delle parole esistono ragazzi e ragazze che portano bellezza. E se pensi che sia poco ciò che hai fatto pensa che i semi sono piccoli. Nascono gli alberi dai semi. Nasce la vita. Non so se mi hai sentito quando sei andata via. Perché da buon scemotto quale sono ho sussurrato anche io e avevo pure un po' la bocca impastata. Te ne sei andata velocemente e il barista ti ha sorriso come sorridono i papà ammirati. Incrociandomi ti ho detto grazie ma meritavi di più. O forse no perché dicono che le cose belle si fanno a luci spente. Non penso sia vero. Le cose belle meritano luci, suoni e colori perché alcuni hanno solo bisogno di vedere come si fa. A me lo hai mostrato tu. Quindi oggi racconto di te che tante volte ti sentirai dire che sei solo una ragazzina con un tono canzonatorio di chi vuole insegnarti la vita. Non so chi tu sia e sicuramente avrai i tuoi casini e i tuoi difetti ma oggi hai fatto una cosa gigantesca con la semplicità di chi semplicemente non lo sa. Mi hai regalato un momento per pensare che c'è di più di e che tutto questo ha senso perché ci sono ancora persone che lasciano una colazione pagata per chi ne ha bisogno. E ora le colazioni pagate sono due. Il mondo è fatto di piccole storie. Piccole. Come i semi.
Buondi'☕🤗