Chiacchiera
Avatar TempoReggio
TempoReggio
9 Luglio 2019 - 2.568 visualizzazioni
...il punto debole.....buonanotte 🎑

« "Nonno, mi racconti una storia?"
"Ma una storia vera o falsa, cara mia?"
"Basta che sia una storia. Non importa se sia davvero accaduta oppure no. Mi basta ascoltarti."
"E va bene, cara.
Ti racconterò di quei tempi in cui frequentavo il liceo.
Ti racconterò di quegli incontri di pugilato a cui andavo ad assistere con gli amici. Di quel pugile che, ai miei tempi, era definito imbattibile.
Facevo scommesse di pochi soldi, più per il gusto di giocare che di vincere.
Ero ai tempi del liceo, lo sai. E nel tempo libero andavamo in queste palestre dove combattevano. Niente di estramentmente serio, piccola mia. Era più che altro un passatempo per noi ragazzi di quell'età.
E ti stavo dicendo di questo pugile. Non perdeva mai, neanche una battaglia, e io scommettevo sempre su di lui.
Pian piano diventò più conosciuto, aumentarono la sua fama, i suoi spettatori, e anche i contendenti, ansiosi di battere quel pugile che pareva invincibile.
Durante gli incontri, noi tutti provavamo a tirare a indovinare su quale fosse il suo punto debole.
Nominavano il petto,
Le braccia
Il bicipite
Il viso
La mascella
Le ginocchia
Il torace.
E i suoi avversari, sul ring, uno nuovo per ogni incontro, lo colpirono davvero dappertutto.
Sferrarono pugni ovunque, a quell'uomo, ma lui non si spezzava mai. Non c'era un incontro che perdesse. Non era mai caduto al tappeto.
Aumentavano quelli che scommettevano su lui per far soldi.
Ma ci fu una volta , successe così, dico davvero, e rimanemmo tutti con il fiato sospeso, che non si riusciva a udire il respiro di nessuno nell'aria, nonostante la palestra quel giorno fosse affollata.
L'unico rumore era quello della porta d'entrata che sbatteva al passar del vento.
Il pugile invincibile era a terra, dopo soli 6 secondi di gioco.
Il suo sfidante tranquillo, non lo aveva neanche toccato. Era caduto da solo.
L'arbitro gli si avvicinò.
1, 2, 3, 4 , 5, 6 secondi.
Il tempo passava, lui non si rialzava.
Incontro terminato.
Tra gli insulti degli scommettitori affezionati che vedevano persa la quantità di denaro, mi avvicinai a lui, che era chino si ring. Io non feci niente. Lui non fece niente. Mosse solo impercettibilmente il viso e mi guardò negli occhi, stupito che una persona si avvinasse a lui.
Mi ero accorto che c'era qualcosa che non andava nei suoi occhi quel giorno, mancava la forza, la sicurezza.
Aveva gli occhi pieni di lacrime.
Fu in quel momento che scoprii che il suo punto debole non era nessuna parte del corpo.
Il suo punto debole era una persona.
Quella stessa persona, quella ragazza, che quello stesso giorno finì su tutti i giornali. Si era suicidata. Era lei, la forza di quel pugile che pareva imbattibile.
Perché sì, il punto debole di alcune persone, persino quelle che sembrano più forti, a volte, è semplicemente un'altra persona." »

Web
Leggi tutto...
Vaccata