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anvedicommesto: Quando sei troppo buono e ti fidi della gente sbagliata.
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1 Ottobre 2016 alle ore 17:22 · Ti stimo · Rispondi

cavaonde: 

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1 Ottobre 2016 alle ore 17:22 · Ti stimo · Rispondi

InAvaria: Già, vatti a fidare dei figli adottivi
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1 Ottobre 2016 alle ore 17:24 · Ti stimo · Rispondi

Annina81: Ahahahah
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1 Ottobre 2016 alle ore 17:38 · Ti stimo · Rispondi

InAvaria: E pensare che: 1) la notte prima la moglie di Cesare aveva avuto un sogno premonitore e l'aveva supplicato di non andare in Senato, ma Cesare (come al solito) aveva fatto di testa sua; 2) poco prima di entrare in Senato qualcuno gli disse di lasciare la sua scorta fuori, non si è mai saputo chi né perché; 3) uno sconosciuto gli aveva dato un biglietto che rivelava la congiura, ma Cesare lo mise in tasca senza leggerlo perché non aveva tempo; 4) alle prime pugnalate Cesare tentò di difendersi, ma si accorse che tra i congiurati vi erano anche suo figlio adottivo Bruto e Cassio, suo amico: allora si coprì la testa con la toga e attese dignitosamente la morte. Insomma, era proprio arrivata la sua ora. Scusate la digressione un po' didattica ma la storia è una delle mie passioni...
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1 Ottobre 2016 alle ore 17:47 · Ti stimo · Rispondi

cavaonde: ...e quando lo vide, si narra, che esclamò: "quoque tu bruto, fili mii..." e spirò senza finire la frase: forse non ebbe il fiato per terminarla con "...gnottae" ? 

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3 Ottobre 2016 alle ore 17:59 · Ti stimo · Rispondi