Chiacchiera
ieri alle ore 23:37 - 2.819 visualizzazioni
E se hai varcato la soglia dei settant'anni, è tempo di smettere di contare le monete: comincia invece a contare i momenti.
Perché mentre continui ad accumulare per un ipotetico “non si sa mai”, proprio quel “non si sa mai” si fa avanti in silenzio, affila le unghie, e aspetta solo il tuo cedimento per godere di ciò che tu non ti sei mai permesso.
Hai già dato tanto. Hai lavorato, cresciuto, lottato, perso notti e sogni.
Ora tocca a te.
Concediti di guardare l'alba senza fretta, scegli quel maglione che ti piace anche se costa troppo, sorseggia il caffè più profumato del bar più caro — ma fallo con leggerezza e con il sorriso di chi sa che non deve più niente a nessuno.
Stai lontano da investimenti folli e non lasciarti incantare da figli eternamente “visionari” con idee brillanti e bollette mai saldate.
E, ti prego: non rinunciare alla tua casa per tornare sotto il tetto dei tuoi figli. Vai a trovarli, stringili forte… ma poi torna alla tua quiete, alla tua porta chiusa, al tuo silenzio sacro.
Non caricarti dei fardelli altrui. I nipoti sono per ridere insieme, non per essere educati da capo; i figli, per amarli, non per mantenerli.
A questa età, prenditi cura del tuo corpo, certo, ma molto di più del tuo spirito.
Lascia che siano altri a parlare di dolori e farmaci: tu racconta viaggi, canta vecchie canzoni, narra ricordi che profumano di vita.
E se qualcuno osa dirti che “ormai non servi più a niente”, alza lo sguardo con fierezza e sorridi con grazia.
Perché chi lo dice, non sa cosa significhi arrivare fin qui — con la schiena dritta, il cuore pieno e nessun debito di dignità.
Ridi, vivi. E lascia che chi vuole si avveleni da solo.
Tu hai già vinto. Sei ancora qui. E questo, amico mio, è un onore che pochi possono vantare.
Perché mentre continui ad accumulare per un ipotetico “non si sa mai”, proprio quel “non si sa mai” si fa avanti in silenzio, affila le unghie, e aspetta solo il tuo cedimento per godere di ciò che tu non ti sei mai permesso.
Hai già dato tanto. Hai lavorato, cresciuto, lottato, perso notti e sogni.
Ora tocca a te.
Concediti di guardare l'alba senza fretta, scegli quel maglione che ti piace anche se costa troppo, sorseggia il caffè più profumato del bar più caro — ma fallo con leggerezza e con il sorriso di chi sa che non deve più niente a nessuno.
Stai lontano da investimenti folli e non lasciarti incantare da figli eternamente “visionari” con idee brillanti e bollette mai saldate.
E, ti prego: non rinunciare alla tua casa per tornare sotto il tetto dei tuoi figli. Vai a trovarli, stringili forte… ma poi torna alla tua quiete, alla tua porta chiusa, al tuo silenzio sacro.
Non caricarti dei fardelli altrui. I nipoti sono per ridere insieme, non per essere educati da capo; i figli, per amarli, non per mantenerli.
A questa età, prenditi cura del tuo corpo, certo, ma molto di più del tuo spirito.
Lascia che siano altri a parlare di dolori e farmaci: tu racconta viaggi, canta vecchie canzoni, narra ricordi che profumano di vita.
E se qualcuno osa dirti che “ormai non servi più a niente”, alza lo sguardo con fierezza e sorridi con grazia.
Perché chi lo dice, non sa cosa significhi arrivare fin qui — con la schiena dritta, il cuore pieno e nessun debito di dignità.
Ridi, vivi. E lascia che chi vuole si avveleni da solo.
Tu hai già vinto. Sei ancora qui. E questo, amico mio, è un onore che pochi possono vantare.
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Sul viaggiare....
Ho viaggiato tanto in gioventù, ora mi godo un meritato riposo.
Buon giorno caro coetaneo 😃