Chiacchiera
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oliverlivello 13
ieri alle ore 21:07 - 2.977 visualizzazioni
Il bluff Spagna
La narrazione sull'economia spagnola è diventata una piccola fiaba moderna: piena di grafici scintillanti, storytelling benevolo e confronti usati come clave politiche. Peccato che la realtà, come sempre, sia più ruvida.
L'immagine che molti commentatori diffondono, la Spagna “miracolo d'Europa” e l'Italia “zavorra mediterranea”, non regge un esame serio dei dati. È una narrazione fuorviante, utile a qualche agenda politica, ma povera di sostanza economica.
Serve rimettere ordine.
La Spagna cresce di più? Sì, in percentuale. Ma cresce partendo da una “botta”: la pandemia l'ha fatta crollare del 10,8 per cento, più del doppio rispetto all'Italia. Quando perdi così tanto, rimbalzare è matematico più che virtuoso. Il Pil pro capite spagnolo resta oggi inferiore del 3 per cento rispetto al 2019, mentre quello italiano è tornato sopra i livelli pre-pandemia. Questo piccolo dettaglio i vari evitano sempre di citarlo.
Poi c'è il mercato del lavoro. Gli elogi allo “job miracle” spagnolo ignorano un fatto basilare: il tasso di disoccupazione è ancora il più alto dell'Ue, stabilmente sopra l'11 per cento, con picchi giovanili oltre il 27 per cento. L'Italia ha molti problemi, ma non questi ordini di grandezza.
E la crescita salariale
? È legata più a riforme del salario minimo che a produttività reale. Difatti la produttività spagnola ristagna da anni.
Il quadro industriale è ancora più rivelatore. La Spagna non è la Germania del Sud Europa come qualcuno favoleggia.
L'industria italiana pesa il 16 per cento del Pil, quella spagnola si ferma al 12 per cento. E la manifattura italiana esporta quasi il doppio del valore spagnolo. Questo significa che la nostra economia è molto più esposta ai cicli globali ma anche molto più capace di generare ricchezza reale. La Spagna vive soprattutto di turismo e servizi a basso valore aggiunto, vulnerabili a ogni shock climatico, geopolitico o sanitario.
Il debito? La Spagna è inchiodata intorno al 107 per cento, l'Italia più in alto ma con un avanzo primario strutturale che gli analisti si ostinano a ignorare.
La spesa pubblica spagnola cresce più della nostra, e il sistema pensionistico è sotto stress demografico quanto quello italiano.
Quando certi giornali celebrano Madrid come se fosse Singapore, siamo davanti a una lettura interessata. Raccontare una Spagna perfetta serve alla retorica interna di chi vuole dipingere l'Italia come irrecuperabile. È un vecchio trucco: esagerare i meriti altrui per sminuire i propri.
La verità è molto meno epica e molto più semplice: Italia e Spagna hanno fragilità diverse, ma il modello economico italiano regge meglio, produce più valore e ha fondamenta più profonde.
Chi vuole capire l'economia, non la propaganda, deve tornare ai numeri. E i numeri, parlano chiaro.
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