Vaccata
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25 Novembre - 3.793 visualizzazioni
### La Legge del Sì-Sì
(Edizione straordinaria dal Bar Sport di Briga Novarese, 25 novembre 2025)

Ore 11:47. Nel Bar Sport di Briga Novarese la televisione, quella che ha ancora il tubo catodico e la scritta “Rai 1” appiccicata con lo scotch, trasmette il Tg che parla della nuova legge sul consenso: «Da oggi, senza un sì esplicito, è stupro».

Silenzio tombale. Persino il flipper smette di fare “tilta-til-ta”.

Tonino «il Termosifone», cronista ufficiale del bar, alza la testa dal suo taccuino unto come un copertone:

«Allora, ricapitolando: se lei non dice “sì” ad alta voce, tipo “sì, voglio”, è reato? E se dice “mah”, che facciamo, processo per tentato tentennamento?»

El Poeta, titolare, si asciuga il bicchiere con lo strofinaccio che ha più storia del Risorgimento e butta lì la rima:

«Se non c'è il sì chiaro e tondo,
finisci dritto al gabbio profondo.»

Il ragionier Gualtieri, che da trent'anni aspetta la pensione integrativa, si aggiusta gli occhiali spessi come fondi di bottiglia:

«Io già lo sapevo. Mia moglie dal '78 non dice né sì né no, dice solo “fai in fretta che c'è il telegiornale”. Ecco perché dormo sul divano da trentasette anni: ero un precursore del consenso!»

La Mirella, che entra con la pelliccia sintetica anche se ci sono 12 gradi, sbatte la borsa sul bancone:

«Finalmente! Adesso se mio marito mi tocca senza chiedere il permesso verbale, lo denuncio e mi prendo la casa, il cane e il posto auto. Era ora che la legge riconoscesse il mio silenzio come un no urlato a squarciagola!»

Il Peppone, meccanico con la barba che sembra cresciuta dentro un motore diesel, alza il dito unto di grasso:

«Scusate, ma in officina come funziona? Se una cliente mi porta la Panda e io cambio l'olio senza che lei dica “sì, cambia pure l'olio”, mi arrestano per violenza meccanica?»

Otello, detto «Calorifero» perché è sempre rosso e suda anche a febbraio, versa un giro di grappa corretto con la paura:

«Ragazzi, io sono rovinato. Stamattina ho servito due caffè senza chiedere “vuoi lo zucchero?”. Due denunce sicure. Domani porto il modulo: “Desidera apporre la firma per il cappuccino?”»

Tonino «il Termosifone» apre il taccuino e legge ad alta voce:

«Notizia dell'ultima ora: il Ministero ha già pronto il modello C-69, “Dichiarazione preventiva di consenso intimo”. Va compilato in triplice copia, vidimato dal notaio e controfirmato dal parroco. Se perdi la copia rosa, devi ricominciare da capo.»

El Poeta, ispirato, compone sul momento:

«Se vuoi un bacio, caro mio,
prima firma, poi dammi il sì.
Se taci o fai lo gnorri,
son dieci anni senza sorri.»

Il ragionier Gualtieri si alza in piedi, drammatico:

«Allora è finita! Io che volevo fare il romantico con la signora Pina del terzo piano… niente più “Ti va un cinema?”… adesso devo mandarle raccomandata A/R con allegato il piano della serata, punto per punto, con casella “acconsento” e “non acconsento”!»

La Mirella ride così forte che le cade la sigaretta nella scollatura:

«E se lui russa dopo? È violenza acustica non consensuale? Lo denuncio pure per quello!»

Calorifero alza le mani, sudato fradicio:

«Da domani metto il cartello: “Prima di ordinare, dire chiaramente: sì, voglio un bianchino”. Chi dice “boh” lo mando fuori a calci. È per la sua sicurezza.»

Tonino chiude il taccuino con solennità:

«Storia d'Italia, capitolo nuovo: il Paese dove per fare l'amore serve il 730 precompilato. Briga Novarese è pronta. Abbiamo già ordinato le penne bic e i timbri “visto – si consenzia”.»

El Poeta, ultimo colpo di genio:

«Chi non dice sì con la voce,
finisce in cella senza croce.
Ma se dice sì e poi si pente,
è violenza retroattivamente!»

E tutti, in coro, alzano il bicchiere:

«Alla salute della nuova legge! Che almeno adesso sappiamo perché il termometro segna zero: nessuno ha chiesto il consenso al freddo!»

Fine.
(Brindisi obbligatorio con grappa barricata. E firma in triplice copia, mi raccomando).
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