Chiacchiera
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15 Ottobre - 3.119 visualizzazioni
E' già mercoledì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

Il mio grazie a chi ci protegge.

Tre carabinieri morti e altri dodici delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco feriti. “Sconcerto e dolore” ha detto il presidente Mattarella.” Questa vicenda ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini", ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Noi cittadini ci uniamo al dolore. E abbracciamo quelle donne e quegli uomini in divisa che ogni ora di ogni giorno ci proteggono e proteggono i diritti di noi tutti, garantendo sicurezza e giustizia. E assicurano una convivenza basata su regole condivise.
Non posso non condannare chi non rispetta le forze dell'ordine. Mi riferisco alle dimostrazioni - l'ultima ieri sera a Udine-che nascono con il sacrosanto intento, garantito dalla democrazia, di portare in piazza la difesa di un'idea o di un diritto. Fra di loro talvolta si inseriscono facinorosi che non hanno nulla a che fare con chi ha promosso la manifestazione. Ad un tratto si scatenano, vogliono proprio far danno e reagiscono con violenza alle forze dell'ordine impegnate nel riportare la legalità. Ripeto: vanno condannati.
E non comprendo chi avanza riserve sul ruolo delle
forze dell'ordine in nome di una libertà che rischia di diventare nel tempo anarchia. Questo non vuol dire che non siano ammesse critiche ma devono avere una motivazione costruttiva . Un giorno Cicerone ha detto: “ Critico portando idee nuove , non dando colpe”.
Qualcuno un giorno, ero ragazzo, mi disse: “ Dormi tranquillo, c'è una divisa che sta sveglia per te”.
Non finirò mai di dire grazie a quella divisa.
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