oliver: CapitanFracassa Per sconfiggere il Governo (non per governare) le provano tutte. Adesso Tridico in Calabria ha promesso a tutti gli occupabili (praticamente due terzi della regione) il reddito di dignità di 500 euro al mese. Però non è comperare i voti !
steviecooder: L’Intelligenza è un’opinione. Il Comunismo è una conseguenza. Nel vasto panorama delle domande retoriche che infestano le cene di famiglia e nei commenti vari, poche brillano con la stessa ferocia tautologica di questa:
“Sono stupidi perché sono comunisti o sono comunisti perché sono stupidi?”
Una domanda che non cerca risposta, ma implosione. Un cortocircuito logico che farebbe tremare persino il dialettico più navigato, costringendolo a rifugiarsi in una grotta con solo Popper e una bottiglia di amaro. Da un lato, l’ipotesi neurobiologica: il comunismo come effetto collaterale di una lobotomia ideologica. Dall’altro, la visione esistenziale: lo stupido, nel suo candore cognitivo, abbraccia il comunismo come un cane abbraccia il postino con entusiasmo, ma senza capire le conseguenze. La foto che accompagna questa riflessione tre individui in posa da circo ideologico, uno sollevato come il pensiero critico in coma è la perfetta allegoria del nostro tempo: Il pensiero non cammina, viene trasportato. La logica non argomenta, si fa slogan. E il rosso sullo sfondo non è ideologia, ma il colore del semaforo mentale che lampeggia : “FERMATI, STAI PER DIRE UNA SCIOCCHEZZA.” In conclusione, caro Fratello, non importa da quale lato del paradosso si cada. Che siano stupidi per ideologia o ideologici per stupidità, il risultato è lo stesso: Un mondo dove il pensiero critico è un optional e il sarcasmo è l’ultima forma di resistenza.
Oratorio Grottesco sul Reddito di Dignità e sull’Empietà del Bilancio.
Nel teatro crepuscolare della Regione, ove i Stellini recitano in toga di cartapesta e i contabili si flagellano con le ricevute, apparve Tridico, il taumaturgo del sussidio, il cherubino del contributo, il dispensatore di monete metafisiche.
Egli, salito sul pulpito della Calabria, terra di ulivi e disoccupazione, proclamò con voce da sibilla:
“A voi, o occupabili, o potenzialmente impiegabili, o semplicemente respiranti, io offro 500 euro al mese! Non è voto comprato, è dignità in formato bancomat!”
E il popolo, stordito dal profumo dell’obolo, si inginocchiò davanti al santino del bilancio, che intanto si dissolveva come pergamena bagnata nel vino del debito.
Ma ecco i segni dell’apocalisse contabile:
Le casse dello Regione, svuotate come tabernacoli dopo la processione.
I numeri, che danzano come cherubini ubriachi sul foglio Excel del ministero.
La dignità, venduta al mercato delle illusioni, impacchettata in bonus e distribuita come ostie elettorali. E mentre i voti si raccolgono come indulgenze, e i bilanci si scrivono con sangue di revisore, il Governo si dissolve in una messa cantata di incompetenza, dove ogni promessa è un madrigale e ogni sussidio è un requiem. Così si chiude l’atto: con Tridico che benedice i conti in rosso, e il popolo che applaude, ignaro, al trionfo dell’assurdo.
Tuttavia, si rileva con sdegno che i dispensatori di redditi metafisici, nel loro zelo da benefattori contabili, ignorano con maestria i roghi che essi stessi hanno appiccato. Le loro incompetenti mani, un tempo intente a smontare il meccanismo dello Stato come bambini col giocattolo del nonno, ora si atteggiano a restauratori di dignità. Essi hanno: Sventrato bilanci con la grazia di chirurghi bendati. Distribuito fondi come coriandoli, senza criterio né copertura. Confuso il welfare con il wishful thinking, e la politica con il televoto. E ora, come se nulla fosse, tornano con le tasche piene di promesse e le menti vuote di memoria, offrendo 500 euro come se fossero indulgenze per i peccati economici commessi. Meditamini, gentes, meditamini. Meditare è l’unico modo per non diventare il pensiero di qualcun altro.
FiveStars: Ma vi state preparando la Suite per la prossima legislatura? Difficile che riprendiate posto al Governo dopo tutte le stronz...updaggini fatte dall'attuale. Non sono tutti scemi...gli Italiani! 😉
oliver: elTigre Io sono convinto che, in Calabria, con una simile promessa, vinceranno. Poi i soldi, dovendoli prendere dalla Regione, verranno tolti da qualche altra parte (scuola, sanità, servizi...), però vuoi mettere...una marea di gente a casa a fare un cazzo oppure una buona "iniezione" per chi lavora a nero
Pastafariano: FiveStars Infatti la volta precedente gli Italiani avevano votato Grillo perchè aveva sfanculato Berlusconi e poi hanno taciuto sul doppio golpe del PD... cosa succedeva se invece erano scemi? 😁
FiveStars: Pastafariano Esattamente quello che è successo! Solo che se sei un cittadino "sveglio2, ti accordi che quello che poteva esser fatto e andava fatto "come promesso", NON è stato fatto per nessuno! E allora perche continuare a mentire a se stessi?
Pastafariano: FiveStars La risposta è qui "La sai la storiella della gente che ha la memoria labile come quella dei Pesciolini dell'acquario che dopo 10 secondi dimenticano tutto?" 😁 Ecco, io la sapevo ma l'ho dimenticata... 🧐
Il Comunismo è una conseguenza.
Nel vasto panorama delle domande retoriche che infestano le cene di famiglia e nei commenti vari, poche brillano con la stessa ferocia tautologica di questa:
“Sono stupidi perché sono comunisti o sono comunisti perché sono stupidi?”
Una domanda che non cerca risposta, ma implosione.
Un cortocircuito logico che farebbe tremare persino il dialettico più navigato, costringendolo a rifugiarsi in una grotta con solo Popper e una bottiglia di amaro.
Da un lato, l’ipotesi neurobiologica: il comunismo come effetto collaterale di una lobotomia ideologica.
Dall’altro, la visione esistenziale: lo stupido, nel suo candore cognitivo, abbraccia il comunismo come un cane abbraccia il postino con entusiasmo, ma senza capire le conseguenze.
La foto che accompagna questa riflessione tre individui in posa da circo ideologico, uno sollevato come il pensiero critico in coma è la perfetta allegoria del nostro tempo: Il pensiero non cammina, viene trasportato.
La logica non argomenta, si fa slogan.
E il rosso sullo sfondo non è ideologia, ma il colore del semaforo mentale che lampeggia : “FERMATI, STAI PER DIRE UNA SCIOCCHEZZA.”
In conclusione, caro Fratello, non importa da quale lato del paradosso si cada. Che siano stupidi per ideologia o ideologici per stupidità, il risultato è lo stesso: Un mondo dove il pensiero critico è un optional e il sarcasmo è l’ultima forma di resistenza.
Oratorio Grottesco sul Reddito di Dignità e sull’Empietà del Bilancio.
Nel teatro crepuscolare della Regione, ove i Stellini recitano in toga di cartapesta e i contabili si flagellano con le ricevute, apparve Tridico, il taumaturgo del sussidio, il cherubino del contributo, il dispensatore di monete metafisiche.
Egli, salito sul pulpito della Calabria, terra di ulivi e disoccupazione, proclamò con voce da sibilla:
“A voi, o occupabili, o potenzialmente impiegabili, o semplicemente respiranti, io offro 500 euro al mese! Non è voto comprato, è dignità in formato bancomat!”
E il popolo, stordito dal profumo dell’obolo, si inginocchiò davanti al santino del bilancio, che intanto si dissolveva come pergamena bagnata nel vino del debito.
Ma ecco i segni dell’apocalisse contabile:
Le casse dello Regione, svuotate come tabernacoli dopo la processione.
I numeri, che danzano come cherubini ubriachi sul foglio Excel del ministero.
La dignità, venduta al mercato delle illusioni, impacchettata in bonus e distribuita come ostie elettorali.
E mentre i voti si raccolgono come indulgenze, e i bilanci si scrivono con sangue di revisore, il Governo si dissolve in una messa cantata di incompetenza, dove ogni promessa è un madrigale e ogni sussidio è un requiem.
Così si chiude l’atto: con Tridico che benedice i conti in rosso, e il popolo che applaude, ignaro, al trionfo dell’assurdo.
Tuttavia, si rileva con sdegno che i dispensatori di redditi metafisici, nel loro zelo da benefattori contabili, ignorano con maestria i roghi che essi stessi hanno appiccato.
Le loro incompetenti mani, un tempo intente a smontare il meccanismo dello Stato come bambini col giocattolo del nonno, ora si atteggiano a restauratori di dignità.
Essi hanno:
Sventrato bilanci con la grazia di chirurghi bendati.
Distribuito fondi come coriandoli, senza criterio né copertura.
Confuso il welfare con il wishful thinking, e la politica con il televoto.
E ora, come se nulla fosse, tornano con le tasche piene di promesse e le menti vuote di memoria, offrendo 500 euro come se fossero indulgenze per i peccati economici commessi.
Meditamini, gentes, meditamini.
Meditare è l’unico modo per non diventare il pensiero di qualcun altro.
No, dirmelo... conosco già la risposta 🤣🤣🤣
Ecco, io la sapevo ma l'ho dimenticata... 🧐