Chiacchiera
10 Settembre - 3.275 visualizzazioni
E' già mercoledì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
“Arrivederci amica elegante“
“La rondine, il giocattolo preferito dal vento” ,ha detto lo scrittore francese Jules Renard.
E' l'annuncio che l'inverno ci ha lasciato. L'amica che non si dimenticata di noi e torna ogni anno Addirittura per avere piccoli nel nido costruito proprio sotto il nostro tetto. Un grande gesto di amore.
E' il simbolo della libertà vestita di eleganza.
Quando parte fa un paio di giri sopra la casa e si posa su un filo sopra il tetto e ci manda un messaggio: “Torno, tranquilli, vado in vacanza , mi attende la sabbia del Sahara. Arrivederci “.
L'ultima rondine è andata via da un po' di giorni. Ma questa volta era triste. Appena un saluto frettoloso.
Abbiamo rotto anche questo giocattolo.
Di lei quasi non ci siamo accorti, perché di rondini in cielo ce ne erano poche ma anche perché non guardiamo più in alto. Con quegli occhi fissi a terra.
Non guardiamo in alto, è storia che sanno tutti : gli occhi sono solo per noi. Ma perché meno rondini ?Lo chiedo ad Alfiero Pepponi, è di Foligno, attento studioso della natura, è consigliere nazionale e coordinatore per la regione Umbria LipuOdv- BirdLife Italia.
”La rondine ha uno stato di conservazione cattivo a causa di una contrazione di popolazione e del degrado e della riduzione del suo habitat ottimale. La popolazione italiana conta da mezzo milione a un milione di coppie, il trend è in declino da decenni”.
Quali i nemici della rondine ?
“La rondine, stanca del lungo viaggio dal lontano Sahara non trova più , qui da noi, luoghi accoglienti . Sono scomparsi i canneti. Sempre più edifici immensi che non offrono appigli dove costruire il nido. Ma soprattutto c'è la fame. C'è una minore disponibilità di insetti , dovuta all'uso sempre più frequente uso di pesticidi. E anche la minore presenza di bestiame domestico la cui perdita rappresenta una grande minaccia per la conservazione della specie. A condizionare il successo riproduttivo intervengono le condizioni meteorologiche nel periodo in cui vengono cresciuti i pulcini. Questo clima impazzito determina un tasso maggiore di mortalità dei piccoli”.
E così la rondine se ne è andata triste. Ma non ci tradirà. Tornerà ad annunciare la primavera. Lei non dimentica.
Arrivederci eleganza in cielo.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
“Arrivederci amica elegante“
“La rondine, il giocattolo preferito dal vento” ,ha detto lo scrittore francese Jules Renard.
E' l'annuncio che l'inverno ci ha lasciato. L'amica che non si dimenticata di noi e torna ogni anno Addirittura per avere piccoli nel nido costruito proprio sotto il nostro tetto. Un grande gesto di amore.
E' il simbolo della libertà vestita di eleganza.
Quando parte fa un paio di giri sopra la casa e si posa su un filo sopra il tetto e ci manda un messaggio: “Torno, tranquilli, vado in vacanza , mi attende la sabbia del Sahara. Arrivederci “.
L'ultima rondine è andata via da un po' di giorni. Ma questa volta era triste. Appena un saluto frettoloso.
Abbiamo rotto anche questo giocattolo.
Di lei quasi non ci siamo accorti, perché di rondini in cielo ce ne erano poche ma anche perché non guardiamo più in alto. Con quegli occhi fissi a terra.
Non guardiamo in alto, è storia che sanno tutti : gli occhi sono solo per noi. Ma perché meno rondini ?Lo chiedo ad Alfiero Pepponi, è di Foligno, attento studioso della natura, è consigliere nazionale e coordinatore per la regione Umbria LipuOdv- BirdLife Italia.
”La rondine ha uno stato di conservazione cattivo a causa di una contrazione di popolazione e del degrado e della riduzione del suo habitat ottimale. La popolazione italiana conta da mezzo milione a un milione di coppie, il trend è in declino da decenni”.
Quali i nemici della rondine ?
“La rondine, stanca del lungo viaggio dal lontano Sahara non trova più , qui da noi, luoghi accoglienti . Sono scomparsi i canneti. Sempre più edifici immensi che non offrono appigli dove costruire il nido. Ma soprattutto c'è la fame. C'è una minore disponibilità di insetti , dovuta all'uso sempre più frequente uso di pesticidi. E anche la minore presenza di bestiame domestico la cui perdita rappresenta una grande minaccia per la conservazione della specie. A condizionare il successo riproduttivo intervengono le condizioni meteorologiche nel periodo in cui vengono cresciuti i pulcini. Questo clima impazzito determina un tasso maggiore di mortalità dei piccoli”.
E così la rondine se ne è andata triste. Ma non ci tradirà. Tornerà ad annunciare la primavera. Lei non dimentica.
Arrivederci eleganza in cielo.
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Benemerita59: Buongiorno Carle'





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10 Settembre alle ore 09:37 · Ti stimo · Rispondi

Epaminonda: Ne ho viste poche di rondini quest' anno,
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10 Settembre alle ore 09:51 · Ti stimo · Rispondi