Chiacchiera
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Ombromantolivello 9
13 Agosto - 3.317 visualizzazioni
Era solo un ragazzo, con una racchetta in mano e sogni troppo grandi per stare in una tasca.
Ogni mattina, prima della scuola, varcava la porta di un piccolo ristorante. Non aveva molto, ma lì non servivano monete: servivano sorrisi, incoraggiamento e una colazione calda. Per tre anni, quel luogo fu il suo rifugio. Per tre anni, il proprietario lo accolse senza mai chiedere nulla in cambio, come se sapesse che, un giorno, quel ragazzo avrebbe volato lontano.

Gli anni sono passati. Il ragazzo è diventato Jannik Sinner, campione, orgoglio di un Paese intero. E un giorno ha scoperto che quel ristorante rischiava di chiudere per sempre. Nessun annuncio, nessun clamore: è entrato in silenzio, ha saldato un debito e ha lasciato un dono.

Sulla parete, ora, c'è un cartello che dice:
“Una casa per coloro che hanno illuminato i miei sogni ogni mattina.”

Non è solo un ringraziamento. È la prova che la gratitudine vera non dimentica, che il successo non cancella il passato e che certi gesti, fatti nel silenzio, fanno più rumore di qualsiasi vittoria.
Vaccata