Chiacchiera
Avatar carlettone
carlettonelivello 14
19 Luglio - 2.310 visualizzazioni
E' già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guada intorno.
Di Luciano Ragno

Dalla parte dell'aragosta.

Prima in un recipiente con l'acqua a zero gradi o sul ghiaccio. In bella vista al ristorante o nel negozio. E già questo è dolore. E poi al ristorante o in casa in un altro recipiente con l'acqua a 90 gradi. E diventa atrocità.
E' la triste storia dei crostacei decapodi, quelli che hanno dieci zampe: aragoste, astici, granchi. Tenuti in vita per essere ammirati. E poi gettati vivi nell'acqua che bolle per essere mangiati.
Ormai è accertato: questi animali sono esseri senzienti. Cioè hanno esperienze sensoriali. Provano, come i mammiferi e gli uccelli, stress, emozioni e soprattutto il dolore. Quello più atroce: nell'acqua bollente.
E c'è fortunatamente chi va in loro aiuto. E' partita un'azione comune per chiedere alle istituzioni che anche in Italia si fermi questa abitudine di tenere i crostacei vivi nel ghiaccio e di cuocerli da vivi, come già avviene in Svizzera, Norvegia, Nuova Zelanda, Austria e Australia. L'iniziativa è di Animal Law Italia (Ali) insieme a Animal Equality, Ciwf, Enpa, Essere Animali, Leal, Lndc e Oipa.
“L'obiettivo è superare la lacuna normativa che di fatto, in tempi di forte sensibilità verso il benessere degli animali, lascia questi soli animali senza alcuna forma di protezione”. Si chiede anche la fine della vendita di crostacei vivi ai consumatori e riconoscere la senzietà di questi animali. La proposta sarà discussa a un tavolo tecnico del Ministero della Salute
Tifo per i crostacei.
________________________________
Ho preso la notizia da un bellissimo articolo di Alessandro Sala su “ Corriere della Sera”. Fonte dell'immagine: “Animal Law Italia”. Grazie a “Corriere” e ALI.
Leggi tutto...
Vaccata