Chiacchiera
13 Giugno - 1.886 visualizzazioni
E' già venerdì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
La morte degli altri.
Primo suicidio assistito in Toscana, l'unica regione che ha varato una legge. Il Governo, dopo anni di silenzio, decide di affrontare il problema. Prevede che le cure palliative siano sempre gestite dal Servizio Sanitario Nazionale ma affida il sì o no al suicidio assistito a un comitato etico nazionale . Ovviamente scelto dal governo.
Ancora una volta decidono gli altri. Non lui, il paziente.
La morte degli altri.
Non ci sto.
Potrei essere io – gli anni sono proprio tanti- a chiedere, un giorno, il suicidio assistito. E io solo quel giorno avrò il diritto di decidere. Con i miei familiari, i testimoni delle mie non più sopportabili sofferenze. Decideremo insieme se chiedere alla Scienza ancora un aiuto o dire basta.
Tutto il resto del mondo dovrà stare fuori della stanza.
Che ne sanno la Chiesa, lo Stato, il Governo , il Parlamento e gli esperti della mia dignità calpestata dal dolore? Per tutti loro sarei una pratica. Un caso da valutare. Una valutazione in base alla loro cultura, alla loro idea politica, al loro credo. Con un pensiero, al momento del sì o del no, alla reazione dell'opinione pubblica alla decisione. Sarei un timbro nelle loro mani. E io la piccola scatola piena di inchiostro. Quello nero come la sofferenza.
Chiudo con le parole di Michele Serra che ha affronto magistralmente il tema nella sua ‘Amaca' su “ La Repubblica”, con il titolo ( lo prendo mettendolo in testa alla mia riflessione) “La morte degli altri”:
“ Si torna , sempre puntualmente, alla stessa domanda: i non credenti non pretendono di insegnare ai credenti come vivere e come morire e i credenti, pur con lodevoli eccezioni, pretendono invece di farlo ?”.
Publio Siro, drammaturgo romano, un'eternità fa disse: “Bene visse colui che poté morire come volle”.
Un'eternità dopo sono con lui.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
La morte degli altri.
Primo suicidio assistito in Toscana, l'unica regione che ha varato una legge. Il Governo, dopo anni di silenzio, decide di affrontare il problema. Prevede che le cure palliative siano sempre gestite dal Servizio Sanitario Nazionale ma affida il sì o no al suicidio assistito a un comitato etico nazionale . Ovviamente scelto dal governo.
Ancora una volta decidono gli altri. Non lui, il paziente.
La morte degli altri.
Non ci sto.
Potrei essere io – gli anni sono proprio tanti- a chiedere, un giorno, il suicidio assistito. E io solo quel giorno avrò il diritto di decidere. Con i miei familiari, i testimoni delle mie non più sopportabili sofferenze. Decideremo insieme se chiedere alla Scienza ancora un aiuto o dire basta.
Tutto il resto del mondo dovrà stare fuori della stanza.
Che ne sanno la Chiesa, lo Stato, il Governo , il Parlamento e gli esperti della mia dignità calpestata dal dolore? Per tutti loro sarei una pratica. Un caso da valutare. Una valutazione in base alla loro cultura, alla loro idea politica, al loro credo. Con un pensiero, al momento del sì o del no, alla reazione dell'opinione pubblica alla decisione. Sarei un timbro nelle loro mani. E io la piccola scatola piena di inchiostro. Quello nero come la sofferenza.
Chiudo con le parole di Michele Serra che ha affronto magistralmente il tema nella sua ‘Amaca' su “ La Repubblica”, con il titolo ( lo prendo mettendolo in testa alla mia riflessione) “La morte degli altri”:
“ Si torna , sempre puntualmente, alla stessa domanda: i non credenti non pretendono di insegnare ai credenti come vivere e come morire e i credenti, pur con lodevoli eccezioni, pretendono invece di farlo ?”.
Publio Siro, drammaturgo romano, un'eternità fa disse: “Bene visse colui che poté morire come volle”.
Un'eternità dopo sono con lui.
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AlphaWolf: Decidi tu se ti butti dal sesto piano. Se deve esserci uno che ti uccide è giusto che ci sia un comitato etico. Bravo governo
13 Giugno alle ore 09:16 · Ti stimo · Rispondi

Epaminonda: Mi torna in mente la Englaro.
1
13 Giugno alle ore 09:17 · Ti stimo · Rispondi

carlettone: AlphaWolf bravo governo un ca22o, succube del Vaticano (oltre che del resto del mondo). Il comitato etico, inutile, può dare un parere ma la decisione DEVE essere del paziente e/o dei suoi parenti
13 Giugno alle ore 18:15 · Ti stimo · Rispondi

AlphaWolf: carlettone come no, così se uno è depresso va in ospedale e chiede di essere ucciso, il medico deve eseguire l' omicidio. Non scherziamo. Se uno decide e fa da solo non possiamo farci niente, ma prima di obbligare una persona a uccidere un altra è bene che si approfondisca. Bravo governo, un plauso alla Meloni
13 Giugno alle ore 18:41 · Ti stimo · Rispondi