Satira
12 Maggio - 3.819 visualizzazioni
Qualcuno ha chiesto: “Perché alcuni britannici non amano Donald Trump?”
Nate White, scrittore inglese arguto e brillante, ha risposto con questo magnifico testo:
“Mi vengono in mente alcune cose.
Trump è privo di una serie di qualità che i britannici, da sempre, tengono in grande considerazione.
Per esempio, non ha classe, né fascino, né aplomb, né credibilità, né compassione, né spirito, né calore umano, né saggezza, né finezza, né sensibilità, né consapevolezza di sé, né umiltà, né onore e nemmeno grazia – tutte doti, ironia della sorte, di cui il suo predecessore, il presidente Obama, era invece ampiamente dotato.
Questa differenza così netta mette in risalto in modo imbarazzante i limiti di Trump.
Inoltre, a noi piace ridere. E sebbene Trump sia spesso ridicolo, non ha mai detto nulla di arguto, spiritoso o vagamente divertente – mai, neanche una volta.
E non lo dico per retorica, lo intendo in senso letterale: mai, davvero mai.
E questo, per la sensibilità britannica, è particolarmente inquietante: per noi, non avere senso dell'umorismo è quasi disumano.
Eppure, con Trump è un dato di fatto. Non sembra nemmeno capire cos'è una battuta: per lui, l'idea di “scherzare” coincide con una volgarità gratuita, un insulto da ignorante, un atto di crudeltà buttato lì con leggerezza.
Trump è un troll. E come tutti i troll, non è mai divertente e non ride mai: si limita a starnazzare o a schernire.
E quel che è peggio, non si limita a parlare in insulti grossolani e privi di spirito: pensa proprio così.
La sua mente è una specie di algoritmo rudimentale, alimentato da pregiudizi banali e cattiverie automatiche.
Non c'è mai un secondo livello, nessuna ironia, nessuna complessità, nessuna sfumatura, nessuna profondità. Solo superficie.
Alcuni americani possono trovarlo una forma di sincerità rinfrescante.
Noi no. Noi lo vediamo come assenza di mondo interiore, assenza di anima.
E in Gran Bretagna, tradizionalmente, stiamo sempre dalla parte di Davide, non di Golia.
I nostri eroi sono sempre outsider coraggiosi: Robin Hood, Dick Whittington, Oliver Twist.
Trump non è coraggioso, né un outsider. È l'esatto opposto.
Non è nemmeno un rampollo viziato o un ricco ingordo da fumetto.
È più simile a una grossa lumaca bianca. Un Jabba the Hutt del privilegio.
E peggio ancora: è un bullo.
E per noi britannici, questo è forse il difetto più imperdonabile.
A meno che non si trovi in mezzo ad altri bulli: allora si trasforma improvvisamente in uno scagnozzo servile.
Esistono delle regole non scritte – una sorta di codice cavalleresco della decenza di base – e lui le infrange tutte.
Colpisce sempre verso il basso – cosa che un gentiluomo non dovrebbe, non potrebbe e non vorrebbe mai fare – e ogni colpo che sferra è sotto la cintura.
Sembra provare un gusto particolare nel prendere a calci i più deboli, i più vulnerabili – e lo fa quando sono già a terra.
Perciò, il fatto che una minoranza significativa – forse un terzo – degli americani guardi a ciò che fa, ascolti ciò che dice e pensi: “Ecco, è il tipo giusto per me” è qualcosa che lascia i britannici perplessi e turbati.
Anche perché:
• Gli americani dovrebbero essere più gentili di noi. E spesso lo sono.
• Non serve un occhio particolarmente allenato per accorgersi di certi suoi difetti.
Ed è proprio questo l'aspetto che più confonde e sconvolge, non solo i britannici, ma tanti altri nel mondo:
i suoi difetti sono talmente evidenti, talmente macroscopici, che è quasi impossibile non notarli.
Basta leggere un suo tweet, o ascoltarlo parlare per due frasi, per sentirsi sull'orlo dell'abisso.
Ha trasformato l'assenza di arte in una forma d'arte. È un Picasso della meschinità. Uno Shakespeare della merda.
I suoi difetti sono frattali: anche le sue imperfezioni hanno altre imperfezioni, e così via all'infinito.
Certo, il mondo è sempre stato pieno di persone stupide, e anche di persone cattive.
Ma raramente la stupidità è stata così cattiva, e la cattiveria così stupida.
Fa sembrare Nixon affidabile e George W. Bush un genio.
In effetti, se Frankenstein avesse deciso di creare un mostro assemblato solo con i difetti umani…
avrebbe creato Trump.
E il povero dottor Frankenstein, in preda al rimorso, si sarebbe strappato i capelli urlando:
“Mio Dio… cosa… ho… creato?”
Se essere uno stronzo fosse una serie TV, Trump ne sarebbe il cofanetto completo.”
– Scritto da Nate White
Nate White, scrittore inglese arguto e brillante, ha risposto con questo magnifico testo:
“Mi vengono in mente alcune cose.
Trump è privo di una serie di qualità che i britannici, da sempre, tengono in grande considerazione.
Per esempio, non ha classe, né fascino, né aplomb, né credibilità, né compassione, né spirito, né calore umano, né saggezza, né finezza, né sensibilità, né consapevolezza di sé, né umiltà, né onore e nemmeno grazia – tutte doti, ironia della sorte, di cui il suo predecessore, il presidente Obama, era invece ampiamente dotato.
Questa differenza così netta mette in risalto in modo imbarazzante i limiti di Trump.
Inoltre, a noi piace ridere. E sebbene Trump sia spesso ridicolo, non ha mai detto nulla di arguto, spiritoso o vagamente divertente – mai, neanche una volta.
E non lo dico per retorica, lo intendo in senso letterale: mai, davvero mai.
E questo, per la sensibilità britannica, è particolarmente inquietante: per noi, non avere senso dell'umorismo è quasi disumano.
Eppure, con Trump è un dato di fatto. Non sembra nemmeno capire cos'è una battuta: per lui, l'idea di “scherzare” coincide con una volgarità gratuita, un insulto da ignorante, un atto di crudeltà buttato lì con leggerezza.
Trump è un troll. E come tutti i troll, non è mai divertente e non ride mai: si limita a starnazzare o a schernire.
E quel che è peggio, non si limita a parlare in insulti grossolani e privi di spirito: pensa proprio così.
La sua mente è una specie di algoritmo rudimentale, alimentato da pregiudizi banali e cattiverie automatiche.
Non c'è mai un secondo livello, nessuna ironia, nessuna complessità, nessuna sfumatura, nessuna profondità. Solo superficie.
Alcuni americani possono trovarlo una forma di sincerità rinfrescante.
Noi no. Noi lo vediamo come assenza di mondo interiore, assenza di anima.
E in Gran Bretagna, tradizionalmente, stiamo sempre dalla parte di Davide, non di Golia.
I nostri eroi sono sempre outsider coraggiosi: Robin Hood, Dick Whittington, Oliver Twist.
Trump non è coraggioso, né un outsider. È l'esatto opposto.
Non è nemmeno un rampollo viziato o un ricco ingordo da fumetto.
È più simile a una grossa lumaca bianca. Un Jabba the Hutt del privilegio.
E peggio ancora: è un bullo.
E per noi britannici, questo è forse il difetto più imperdonabile.
A meno che non si trovi in mezzo ad altri bulli: allora si trasforma improvvisamente in uno scagnozzo servile.
Esistono delle regole non scritte – una sorta di codice cavalleresco della decenza di base – e lui le infrange tutte.
Colpisce sempre verso il basso – cosa che un gentiluomo non dovrebbe, non potrebbe e non vorrebbe mai fare – e ogni colpo che sferra è sotto la cintura.
Sembra provare un gusto particolare nel prendere a calci i più deboli, i più vulnerabili – e lo fa quando sono già a terra.
Perciò, il fatto che una minoranza significativa – forse un terzo – degli americani guardi a ciò che fa, ascolti ciò che dice e pensi: “Ecco, è il tipo giusto per me” è qualcosa che lascia i britannici perplessi e turbati.
Anche perché:
• Gli americani dovrebbero essere più gentili di noi. E spesso lo sono.
• Non serve un occhio particolarmente allenato per accorgersi di certi suoi difetti.
Ed è proprio questo l'aspetto che più confonde e sconvolge, non solo i britannici, ma tanti altri nel mondo:
i suoi difetti sono talmente evidenti, talmente macroscopici, che è quasi impossibile non notarli.
Basta leggere un suo tweet, o ascoltarlo parlare per due frasi, per sentirsi sull'orlo dell'abisso.
Ha trasformato l'assenza di arte in una forma d'arte. È un Picasso della meschinità. Uno Shakespeare della merda.
I suoi difetti sono frattali: anche le sue imperfezioni hanno altre imperfezioni, e così via all'infinito.
Certo, il mondo è sempre stato pieno di persone stupide, e anche di persone cattive.
Ma raramente la stupidità è stata così cattiva, e la cattiveria così stupida.
Fa sembrare Nixon affidabile e George W. Bush un genio.
In effetti, se Frankenstein avesse deciso di creare un mostro assemblato solo con i difetti umani…
avrebbe creato Trump.
E il povero dottor Frankenstein, in preda al rimorso, si sarebbe strappato i capelli urlando:
“Mio Dio… cosa… ho… creato?”
Se essere uno stronzo fosse una serie TV, Trump ne sarebbe il cofanetto completo.”
– Scritto da Nate White
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Ilditonellapiada: Faccio un riassunto, è un cretino...😂😂😂
2
12 Maggio alle ore 15:08 · Ti stimo · Rispondi

Barbyturiko: Dato che il deficiente in questione, è anche molto vendicativo, spero che questo Nate White, goda ancora di ottima salute...
1
12 Maggio alle ore 15:15 · Ti stimo · Rispondi

Sioux: Che coraggio gli insulsi INGLESI, il popolo più colonialista sfruttatore razzista che esista (pure la rima) 





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12 Maggio alle ore 15:37 · Ti stimo · Rispondi