Chiacchiera
ieri alle ore 08:42 - 3.257 visualizzazioni
E' la festa della mamma.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
Un abbraccio. E una denuncia.
“La mamma ha inventato l'amore sulla terra”, ha detto lo scrittore francese Edmond Haraucourt. E tutte le mamme continuano a inventarlo e a donarlo.
A loro , nel giorno della festa, un abbraccio. E un immenso, commosso GRAZIE !
Il mio pensiero oggi va a tutte le mamme ma , in particolare alle donne che, diventate mamme, sono costrette a lasciare il lavoro. E con il lavoro il sostegno alla famiglia e quel sogno da sempre cullato di affermarsi nella Società
Ma questa Società, che pure si proclama aperta alla donna e addirittura la pone al centro delle scelte politiche nei proclami al momento del voto, dimentica proclami e promesse. Si dice: difficoltà nel varare iniziative legislative nel complesso e tormentato mondo del lavoro. Ma c'è anche quella cultura del passato che resiste: lui al lavoro, lei a casa. Il focolare l'attende.
Parlano- e denunciano- meglio di me, due numeri presi da un rapporto Cnel-Istat: quando la maternità è associata al vivere in coppia il tasso di occupazione femminile è del 57,2 per cento, quello maschile dell'86,3 . Una realtà non degna di un Paese civile. E' tempo di intervenire.
Vorrei ricordare le parole del presidente Mattarella appena un mese fa: “ Una donna non deve mai essere mai posta di fronte al dilemma fra famiglia e professione”.
Nel giorno della festa , il mio augurio e un abbraccio forte forte a mia madre lassù, a Marisa, Andreina e Claudia.
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Ho preso le notizie sulle mamme costrette a lasciare il lavoro da un documentato articolo di Paola Manzoni su “Intimità”, il settimanale diretto da Sabrina Sacripanti. Cifre, interviste, commenti ma anche opportunità. Da leggere
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
Un abbraccio. E una denuncia.
“La mamma ha inventato l'amore sulla terra”, ha detto lo scrittore francese Edmond Haraucourt. E tutte le mamme continuano a inventarlo e a donarlo.
A loro , nel giorno della festa, un abbraccio. E un immenso, commosso GRAZIE !
Il mio pensiero oggi va a tutte le mamme ma , in particolare alle donne che, diventate mamme, sono costrette a lasciare il lavoro. E con il lavoro il sostegno alla famiglia e quel sogno da sempre cullato di affermarsi nella Società
Ma questa Società, che pure si proclama aperta alla donna e addirittura la pone al centro delle scelte politiche nei proclami al momento del voto, dimentica proclami e promesse. Si dice: difficoltà nel varare iniziative legislative nel complesso e tormentato mondo del lavoro. Ma c'è anche quella cultura del passato che resiste: lui al lavoro, lei a casa. Il focolare l'attende.
Parlano- e denunciano- meglio di me, due numeri presi da un rapporto Cnel-Istat: quando la maternità è associata al vivere in coppia il tasso di occupazione femminile è del 57,2 per cento, quello maschile dell'86,3 . Una realtà non degna di un Paese civile. E' tempo di intervenire.
Vorrei ricordare le parole del presidente Mattarella appena un mese fa: “ Una donna non deve mai essere mai posta di fronte al dilemma fra famiglia e professione”.
Nel giorno della festa , il mio augurio e un abbraccio forte forte a mia madre lassù, a Marisa, Andreina e Claudia.
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Ho preso le notizie sulle mamme costrette a lasciare il lavoro da un documentato articolo di Paola Manzoni su “Intimità”, il settimanale diretto da Sabrina Sacripanti. Cifre, interviste, commenti ma anche opportunità. Da leggere
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