Chiacchiera
6 Maggio - 2.823 visualizzazioni
«Sai perché le persone non riconoscono quello che fai per loro?
Perché la prima volta che tu fai qualcosa per qualcuno tu generi in lui la gratitudine. La seconda volta che tu fai o dai a qualcuno generi l'anticipazione. La persona si aspetta di ricevere di nuovo.
La terza volta hai già generato un'aspettativa. La persona si aspetta di ricevere ancora quello che gli avevi dato.
La quarta volta tu generi un merito. La persona sente di meritare quello che gli stai dando e vuole continuare a ricevere.
La quinta volta hai già creato una dipendenza. Quella persona sente di non vivere più bene senza quello che tu gli stai dando. É già viziata.
La sesta volta percepisci che non c'è reciprocità, tu non ricevi nulla in cambio e smetti di dare. E allora la persona viziata che tu hai creato è risentita con te perché gli stai negando quello di cui ha tanto bisogno e allora finisce per odiarti, perché hai smesso di dare quello che tu gli hai fatto credere di meritare.
Per questo bisogna sapere qual è il limite nel dare.
Perché l'altro non conosce limiti nel ricevere».
Mario Venuti
Perché la prima volta che tu fai qualcosa per qualcuno tu generi in lui la gratitudine. La seconda volta che tu fai o dai a qualcuno generi l'anticipazione. La persona si aspetta di ricevere di nuovo.
La terza volta hai già generato un'aspettativa. La persona si aspetta di ricevere ancora quello che gli avevi dato.
La quarta volta tu generi un merito. La persona sente di meritare quello che gli stai dando e vuole continuare a ricevere.
La quinta volta hai già creato una dipendenza. Quella persona sente di non vivere più bene senza quello che tu gli stai dando. É già viziata.
La sesta volta percepisci che non c'è reciprocità, tu non ricevi nulla in cambio e smetti di dare. E allora la persona viziata che tu hai creato è risentita con te perché gli stai negando quello di cui ha tanto bisogno e allora finisce per odiarti, perché hai smesso di dare quello che tu gli hai fatto credere di meritare.
Per questo bisogna sapere qual è il limite nel dare.
Perché l'altro non conosce limiti nel ricevere».
Mario Venuti

È meglio aver capito con chi si ha a che fare e andare via smettendo di dare e basta ad un certo punto, ma di certo non si sbaglia essendo buoni.