Chiacchiera
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28 Aprile - 4.267 visualizzazioni
A “In altre parole”, Lorenza Roiati — la fornaia di Ascoli finita nel mirino dei nostalgici del ventennio — ha risposto a una domanda diretta di Gramellini:
ha paura, dopo gli striscioni fascisti comparsi nella sua città?
La sua risposta è diventata un piccolo manifesto di resistenza civile:
“Non sono preoccupata nello specifico per questi due striscioni vigliaccamente appesi di notte, come è nello stile dei fascisti.
Sono più preoccupata per il clima francamente irrespirabile che si sta diffondendo in tutta italia.
Perché oggi posso dirlo sulla mia pelle: gli antifascisti, le persone che difendono i valori democratici del nostro Paese, vengono identificati e fermati per un nonnulla, mentre i fascisti che vanno in giro a braccio teso in manifestazione o che cercano di intimidire i cittadini che si esprimono liberamente la fanno franca.
Io non ho paura, io sono cresciuta con i racconti di mio nonno e mio zio. Erano due partigiani, hanno fatto la Resistenza in montagna e hanno combattuto faccia a faccia con i nazisti, quelli veri.
Se lo rifarò? Certo. Ho ricevuto consigli anche per fare magliette e non solo striscioni con quella frase. Pane e antifascismo uniscono ancora oggi tutti”.
Perfetta.
Vaccata