Chiacchiera
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22 Aprile - 2.735 visualizzazioni
E' già martedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

Le Sue grida al mondo.

Francesco. Già nella scelta del none del Santo della mia terra compresi che sarebbe stato il pontificato della difesa degli emarginati. Disse nel marzo del 2013: “Francesco d'Assisi, per me l'uomo della povertà, l'uomo della pace, l'uomo che ama e custodisce il creato”.
Non dimenticherò mai il coraggio rivoluzionario nelle sue grida sulla povertà, il clima e la guerra, gli immigrati:
“La povertà è il grido di chi è stato dimenticato.”
“Se misuriamo la temperatura del pianeta, ci dirà che la Terra ha la febbre. E si sente male, come qualsiasi malato. Ma noi ascoltiamo questo dolore?”
“Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori”.
“ Immigrati morti in mare da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza”,
E poi quel commovente invito alla tenerezza:
“Il nostro mondo, come anche i nostri fratelli e sorelle, hanno più che mai bisogno di tenerezza: una parola che qualcuno forse vorrebbe togliere dal dizionario!”.
Ha camminato nel mondo accanto agli umili. Continuiamo a camminare con Lui accanto
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Vaccata