Pari Opportunità
9 Aprile - 3.416 visualizzazioni
La proposta di legge che modifica il decreto legislativo n.25 del 28 gennaio 2008 in materia di doveri del richiedente asilo.
È a prima firma di Sara Kelany, responsabile del dipartimento Immigrazione di Fd'I, e Francesco Filini e prevede un aggiornamento dell'opuscolo destinato ai migranti che chiedono protezione internazionale, con l'aggiunta del “dovere dello stesso di attenersi, durante tutto il periodo di permanenza nel territorio dello Stato, alle norme dell'ordinamento giuridico italiano e, nello specifico, al rispetto della donna e della parità di genere”. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato Kelany – è evitare gli effetti derivanti dalla sovrapposizione delle norme sharitiche a quelle dell'ordinamento italiano, come, ad esempio, l'imposizione alle donne del velo integrale, l'abbandono scolastico delle bambine, i matrimoni forzati, la violenza sessuale di gruppo sulle donne. La pdl nasce, infatti, dalla necessità di comunicare in maniera più approfondita ed efficace i doveri giuridici e civici di confronti della comunità nazionale di chi chiede protezione internazionale; solo attraverso il rispetto reciproco può realizzarsi una piena integrazione tra le diverse culture”.
È a prima firma di Sara Kelany, responsabile del dipartimento Immigrazione di Fd'I, e Francesco Filini e prevede un aggiornamento dell'opuscolo destinato ai migranti che chiedono protezione internazionale, con l'aggiunta del “dovere dello stesso di attenersi, durante tutto il periodo di permanenza nel territorio dello Stato, alle norme dell'ordinamento giuridico italiano e, nello specifico, al rispetto della donna e della parità di genere”. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato Kelany – è evitare gli effetti derivanti dalla sovrapposizione delle norme sharitiche a quelle dell'ordinamento italiano, come, ad esempio, l'imposizione alle donne del velo integrale, l'abbandono scolastico delle bambine, i matrimoni forzati, la violenza sessuale di gruppo sulle donne. La pdl nasce, infatti, dalla necessità di comunicare in maniera più approfondita ed efficace i doveri giuridici e civici di confronti della comunità nazionale di chi chiede protezione internazionale; solo attraverso il rispetto reciproco può realizzarsi una piena integrazione tra le diverse culture”.

Patella: A me sembra ovvio che chi vive in Italia sia tenuto a rispettare la legge italiana, comunque repetita iuvant
2
9 Aprile alle ore 20:03 · Ti stimo · Rispondi