Vaccata
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8 Aprile - 387 visualizzazioni
“SI VEDE UN MANEGGIO DI MARMO CHE PARE IMPOSSIBILE, CHE SIA DI OPERA UMANA”
(Giovan Battista Passeri, Biografia di Giovanni Finelli)
"Il busto di Maria Barberini Duglioli vestita come una principessa.
Ogni dettaglio di questo busto smentisce il fatto che sia stato scolpito nel marmo, eppure è proprio di marmo !“
La prima cosa che colpisce in questo busto è la straordinaria lavorazione del colletto di pizzo, tanto realistica da sembrare in tessuto e non scolpita nel marmo.
Il merletto che decora la veste è di una finezza tale che per proteggerlo venne creata una gabbia di filo di ferro, poi sostituita da una di tartaruga e vetri, dentro la quale fu posta la scultura.
Risulta visibile anche la minuscola corda che lega le perle della collana e l'ape, il simbolo araldico della famiglia Barberini, divenuto una spilla.
Tanta bellezza per ricordare una ragazza giovane e sfortunata,
Maria Barberini Duglioli figlia di Carlo Barberini, il fratello del papa Urbano VIII° Barberini.
Fu molto sfortunata perché si sposò con un nobile bolognese e poco dopo morì di parto, a soli 22 anni, nel 1621.
La famiglia Barberini, colpita da questo lutto, volle ricordarla e chiese a Gian Lorenzo Bernini qualche anno dopo, di dedicarle un busto in marmo.
Le fonti raccontano che il busto non fu eseguito tutto da Gian Lorenzo ma si rivolse a Giuliano Finelli, uno scultore di Carrara, suo allievo, e maestro nell'arte del traforo del marmo..."
Busto di Maria Barberini Duglioli, di Gian Lorenzo Bernini e Giuliano Finelli.
L'opera si trova oggi al museo del Louvre a Parigi
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Vaccata
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vaccata originalmente divulgata da:
garak · Vai al post originale
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