Chiacchiera
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27 Gennaio - 3.312 visualizzazioni
E' già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

Al di là dell'orrore.

Un giorno, appena un anno fa in Alabama, in un frammento di umanità, si suggerisce, nella necessità di uccidere i suini, di infilare la testa dell'animale in una maschera, immettendo poi azoto. Per non farli soffrire con un colpo di coltello. Un gesto di umanità.
Dai primi casi i veterinari si rendono conto che l'animale per molti minuti vive una terribile agonia. Una sofferenza atroce. E si rifiutano di uccidere i suini con la tecnica dell'azoto.
Idea accantonata.
Ieri in quella maschera, in un penitenziario dell'Alabama, infilano la testa di un uomo. Poi immettono azoto. Un' atrocità per il condannato -Kenneth Eugene Smith, 58 anni, in carcere da 24 anni -legato con le cinghie a una barella. “Cosciente, tremava, si contorceva in preda a convulsioni mentre soffocava. Dopo un lungo momento di respirazione profonda, il respiro ha iniziato a rallentare fino a quando non era più percepibile” raccontano i testimoni.
Un'agonia così mai prima al mondo in un'esecuzione. Una tortura. In uno Stato del civile Stati Uniti d'America.
Ieri, anno 24 del terzo millennio.
Una storia lunga 24 anni quella di Kenneth( nell' immagine) tutti passati in carcere. Era stato assoldato da un pastore protestante per uccidere la moglie e incassare un'assicurazione. Al processo, dieci giurati su undici votarono per l'ergastolo ma il giudice decise per la pena di morte. Nel 2022 fu impossibile eseguire la condanna iniettando veleno nelle vene con una siringa. Non si riuscì a infilare l'ago più volte nel collo e nelle braccia.
Ieri il genio del male c'è riuscito con la tortura dell'azoto.
Il mondo si vergogna.
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Ho preso la notizia e l'immagine da un articolo di Alessandra D'Ercole su “Corriere della Sera”.
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Vaccata