Chiacchiera
29 Dicembre 2023 - 3.282 visualizzazioni
E' già venerdì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
Cellulare & fucile.
In tasca il cellulare. In mano il fucile da caccia. E all'alba il ragazzo di 16 anni- non è refuso, proprio 16- se ne va a caccia con il padre o con gli amici. “Ecco la lepre…”. E lui spara. “Guarda, laggiù, c'è un cinghiale, uno di quelli che passeggiano per Roma”. E lui spara.
Sarà così se il Parlamento darà via libera a una proposta di legge che cambia tante regole sulla caccia. E fra queste, quella che porta da 18 anni a 16 la possibilità di andare a sparare a uccelli e cervi.
“Con il consenso del padre o del tutore”, si affretta a precisare chi ha presentato la proposta. Mi chiedo: un padre cacciatore saprà dire no al figlio, con la sua stessa passione, quando gli chiederà di andare a sparare con lui al capriolo o al fagiano e, se hanno fortuna, alla pernice bianca?
Si replicherà: ma anche ora a 16 anni si può avere il porto d'armi per la caccia. D'accordo ma si tratta di situazioni molto rare e particolari, a giudizio del Prefetto dopo un lungo corso d'apprendimento. E poi si dirà: fra i 16 e i 18 ci sono appena due anni di differenza, sono coetanei, quindi perché dire no alla proposta? Due anni sono poco ne primi capelli bianchi, un niente in un vecchio, contano tanto, ma proprio tanto, in un giovane nel suo processo di crescita.
Non ho la passione per caccia, lo dico subito. Io sono sempre con la volpe. E non mi addentro nel dibattito fra caccia sì e caccia no.
Vorrei solo sottolineare che viviamo in un'epoca dove sempre più si fa strada il farsi giustizia da soli. Basta leggere i giornali. E poi, in un momento in cui è molto diffuso il senso di insicurezza da parte degli adulti ma soprattutto dei giovani e da un escalation di violenza nelle grandi città come nei piccoli centri, norme simili dovrebbero essere accuratamente evitate. Non fosse altro per prudenza.
E poi mi chiedo: un ragazzo di 16 anni è già così maturo per gestire un'arma? Penso alle liti anche per futili motivi, alle minacce, ai regolamenti dei conti che, anche a questa età, non sono rari.
Smetto di leggere questa notizia sui giornali. A passo a quella che parla di elezioni fra sei mesi.
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Fonte dell'immagine😋ixabay
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
Cellulare & fucile.
In tasca il cellulare. In mano il fucile da caccia. E all'alba il ragazzo di 16 anni- non è refuso, proprio 16- se ne va a caccia con il padre o con gli amici. “Ecco la lepre…”. E lui spara. “Guarda, laggiù, c'è un cinghiale, uno di quelli che passeggiano per Roma”. E lui spara.
Sarà così se il Parlamento darà via libera a una proposta di legge che cambia tante regole sulla caccia. E fra queste, quella che porta da 18 anni a 16 la possibilità di andare a sparare a uccelli e cervi.
“Con il consenso del padre o del tutore”, si affretta a precisare chi ha presentato la proposta. Mi chiedo: un padre cacciatore saprà dire no al figlio, con la sua stessa passione, quando gli chiederà di andare a sparare con lui al capriolo o al fagiano e, se hanno fortuna, alla pernice bianca?
Si replicherà: ma anche ora a 16 anni si può avere il porto d'armi per la caccia. D'accordo ma si tratta di situazioni molto rare e particolari, a giudizio del Prefetto dopo un lungo corso d'apprendimento. E poi si dirà: fra i 16 e i 18 ci sono appena due anni di differenza, sono coetanei, quindi perché dire no alla proposta? Due anni sono poco ne primi capelli bianchi, un niente in un vecchio, contano tanto, ma proprio tanto, in un giovane nel suo processo di crescita.
Non ho la passione per caccia, lo dico subito. Io sono sempre con la volpe. E non mi addentro nel dibattito fra caccia sì e caccia no.
Vorrei solo sottolineare che viviamo in un'epoca dove sempre più si fa strada il farsi giustizia da soli. Basta leggere i giornali. E poi, in un momento in cui è molto diffuso il senso di insicurezza da parte degli adulti ma soprattutto dei giovani e da un escalation di violenza nelle grandi città come nei piccoli centri, norme simili dovrebbero essere accuratamente evitate. Non fosse altro per prudenza.
E poi mi chiedo: un ragazzo di 16 anni è già così maturo per gestire un'arma? Penso alle liti anche per futili motivi, alle minacce, ai regolamenti dei conti che, anche a questa età, non sono rari.
Smetto di leggere questa notizia sui giornali. A passo a quella che parla di elezioni fra sei mesi.
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Fonte dell'immagine😋ixabay
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Blek: Se non erro,molti anni fa ne bastavano 16 di anni😊
29 Dicembre 2023 alle ore 10:39 · Ti stimo · Rispondi
5calzinipuzzolenti: Né rimarrà uno soltanto anzi scompariranno tutti così poi i cacciatori padri e figli si spareranno a vicenda.
30 Dicembre 2023 alle ore 03:39 · Ti stimo · Rispondi
