Caricatura di Umberto Eco

Chiacchiera

28 Aprile 2023 - 3.641 visualizzazioni

"....Anni fa a New York sono capitato con un tassista dal nome di difficile decifrazione e mi ha spiegato che era pakistano. Mi ha chiesto da dove venivo e io gli ho detto l'Italia. Mi ha chiesto quanti siamo e si è stupito che fossimo così pochi e che la nostra lingua non fosse l'inglese.
Infine mi ha chiesto quali sono i nostri nemici. Al mio "prego?" ha chiarito pazientemente che voleva sapere con quali popoli fossimo da secoli in guerra per rivendicazioni territoriali, odi etnici, continue violazioni dei confini e così via. Gli ho detto che non siamo in guerra con nessuno. Pazientemente lui mi ha spiegato che voleva sapere quali sono i nostri nemici storici, quelli che loro ammazzano noi e noi ammazziamo loro. Gli ho ripetuto che non ne abbiamo, che l'ultima guerra l'abbiamo fatta ben più di mezzo secolo fa e tra l'altro iniziandola con un nemico e finendola con un altro. Non era soddisfatto. Ma com'è possibile che ci sia un popolo che non ha nemici? Sono sceso lasciandogli due dollari di mancia per compensarlo del nostro indolente pacifismo, poi mi è venuto da rispondergli, e cioè che non è vero che gli italiani non hanno nemici. Non hanno nemici esterni, ed in ogni caso non sono mai in grado di stabilire quali siano, perchè sono perennemente in guerra tra di loro: Pisa contro Lucca, guelfi contro ghibellini, nordisti contro sudisti, fascisti contro partigiani, mafia contro Stato, Governo contro Magistratura...".
Tratto da "Costruire il nemico", Umberto Eco.