Bestiaccia
24 Novembre 2022 - 3.426 visualizzazioni
La parte più difficile nell'avere un cane, non è “l'impegno” che molti credono stia solo nel doverlo portare fuori a orari cadenzati, freddo o caldo che sia, pioggia o neve, sonno o semplicemente mancanza di voglia.
Non è nemmeno il dovergli dedicare del tempo per giocare, nel farlo sentire ciò che è, un cane appunto, con i suoi istinti da soddisfare come, per esempio, il suo bisogno di predare, sopperendo con palline e giocattoli vari.
Neppure il garantirgli del cibo sano e cure veterinarie che gli allungheranno di un po' la sua già breve vita, è complicato.
Nemmeno il tappeto di pelo onnipresente sul pavimento di casa, nonostante il costante uso dell'aspirapolvere di ultima generazione, lo è; ci si abitua, tanto quanto quello presente sui vestiti, che, piano piano, diventa un accessorio abituale.
Ho persino capito che non è neanche il fatto di avere una vita libera, dove puoi partecipare ad ogni genere di evento “glamour” in cui la presenza di un cane non sia contemplata, che rende più difficile il trascorrere le serate.
Niente di tutto questo mi è mai pesato, nemmeno per un istante.
La parte più difficile è vedere che i colori del manto non sono più così intensi, che l'energia che metteva nella rincorsa di una pallina è quella che un cuore non più giovane, concede.
La parte più difficile è quella di vedere il cucciolo che hai conosciuto il primo giorno, imprigionato in quello stesso corpo che non gli permette più di fare ciò che riusciva soltanto qualche anno fa.
La parte più difficile è accettare il fatto che lui è solo una breve parentesi della tua vita mentre tu sei il senso di tutta la sua.
Non è nemmeno il dovergli dedicare del tempo per giocare, nel farlo sentire ciò che è, un cane appunto, con i suoi istinti da soddisfare come, per esempio, il suo bisogno di predare, sopperendo con palline e giocattoli vari.
Neppure il garantirgli del cibo sano e cure veterinarie che gli allungheranno di un po' la sua già breve vita, è complicato.
Nemmeno il tappeto di pelo onnipresente sul pavimento di casa, nonostante il costante uso dell'aspirapolvere di ultima generazione, lo è; ci si abitua, tanto quanto quello presente sui vestiti, che, piano piano, diventa un accessorio abituale.
Ho persino capito che non è neanche il fatto di avere una vita libera, dove puoi partecipare ad ogni genere di evento “glamour” in cui la presenza di un cane non sia contemplata, che rende più difficile il trascorrere le serate.
Niente di tutto questo mi è mai pesato, nemmeno per un istante.
La parte più difficile è vedere che i colori del manto non sono più così intensi, che l'energia che metteva nella rincorsa di una pallina è quella che un cuore non più giovane, concede.
La parte più difficile è quella di vedere il cucciolo che hai conosciuto il primo giorno, imprigionato in quello stesso corpo che non gli permette più di fare ciò che riusciva soltanto qualche anno fa.
La parte più difficile è accettare il fatto che lui è solo una breve parentesi della tua vita mentre tu sei il senso di tutta la sua.
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sevuoipuoi: Quanta verità❤️Ombromanto
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24 Novembre 2022 alle ore 15:59 · Ti stimo · Rispondi
anvedicommesto: Qualsiasi animale domestico diventa un familiare. Io troppe volte ho perso un familiare peloso. Adesso, anche a causa di allergia al pelo animale di mia moglie, ho optato x 2 animali che non mi daranno il dispiacere della loro morte. Sono 2 tartarughe, come minimo camperanno 50 anni ancora dopo la mia morte.
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24 Novembre 2022 alle ore 17:01 · Ti stimo · Rispondi