Solo per NERD
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Elsalivello 10
14 Marzo 2022 - 4.165 visualizzazioni
BUONA GIORNATA DEL PI GRECO!

Ma quanto è bello dedicare una giornata alla più famosa costante matematica? È quello che si fa tutti gli anni il 14 marzo con il “Pi Day”!
Come Halloween, il Pi Day viene dagli USA. Lì le date vanno indicate prima con il mese, quindi il 14 marzo si scrive 3.14. Ora capite perché la giornata del pi greco si festeggia proprio oggi!
Per una notevole coincidenza, il 14 marzo è anche la data di nascita di Einstein e la data di morte di Hawking. La cosa bella è che se cercate su Google “equazioni di Einstein” (cioè le equazioni della relatività generale che descrivono la gravità) troverete che nell'equazione campeggia un bel pi greco; idem (ma è più nascosto) per l'equazione più famosa di Hawking, sull'entropia dei buchi neri.

Ma il pi greco è ovunque in fisica.
Principio di Heisenberg, alla base della meccanica quantistica: c'è il pi greco.
Leggi di Keplero, che dicono ai pianeti come muoversi: c'è il pi greco.
Distribuzione di Gauss, fondamentale per la statistica: c'è il pi greco.
Perfino nell'equazione del periodo di un pendolo c'è il pi greco.

Potrei andare avanti all'infinito, ma a proposito di infinito non posso non ricordare la caratteristica più saliente del pi greco: ha infinite cifre decimali che non si ripetono mai. Non c'è un vero motivo. Per quanto ne sappiamo, quando l'universo fu creato, tra le istruzioni di base c'era «Il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro deve essere un numero irrazionale».

Esistono molti altri numeri irrazionali celeberrimi in matematica e fisica (qualcuno ha detto numero di Nepero e sezione aurea?), ma il pi greco ha un fascino speciale per noi umani. L'idea che un singolo numero codifichi una proprietà universale ce lo fa sentire come qualcosa di “magico”.
Bastano 15 cifre decimali per calcolare le traiettorie delle sonde spaziali; 39 per calcolare la dimensione dell'universo osservabile con la precisione di un atomo di idrogeno. Eppure impieghiamo supercomputer potentissimi per trovare sempre nuove cifre. Oggi siamo a 62.832 miliardi di cifre. Se ne leggeste una al secondo finireste dopo due milione di anni.
Perché lo facciamo anche se non ha alcuna utilità pratica e pur sapendo benissimo che è un'impresa destinata a non essere mai conclusa?
Perché siamo Homo sapiens: esploriamo, oltrepassiamo i limiti. Forse vogliamo esplorare quel “magico” di cui parlavo prima.
Siamo Homo sapiens, cerchiamo schemi. Nella speranza che possano indicarci la risposta giusta alla domanda giusta.
Perché è chiaro che “42” non lo è.

-Filippo
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Vaccata