Chiacchiera
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Mauryv78livello 4
7 Marzo 2022 - 4.126 visualizzazioni
Premessa: E' lunga e non interesserà a nessuno ma racconto la mia storia, anche solo x sfogo personale, se avrò costanza ne seguiranno altre

Mi immagino cosa dovrei rispondere se uno mi chiedesse:
L'altro: "Ciao, come va?"
Io: "ma abbastanza bene dai"
L'altro: "il lavoro?"
Io: "ma guarda lavoro dall'età di 14anni, portavo le pizze a domicilio, mi son sempre dimostrato un attimo lavoratore tanto che son passato anche a fare il cameriere di sala della rinomata pizzeria"
"Però era evidente che sarebbe stato un lavoro secondario, finita la scuola tramite il papà dell'allora mia fidanzata trovai lavoro come elettricista, sebbene io avessi studiato elettronica e telecomunicazioni me lo sono fatto andare bene come primo lavoro serio.
"Seppur il mio quasi suocero lavorasse li ed avesse delle piccole quote io mi feci tutta la gavetta partendo dall'interinale (che all'epoca erano le prime versioni, non erano così d'uso comune) e poi apprendistato, ma mi dimostrai un ottimo lavoratore e prima della fine del mio apprendistato mi fu proposto dall'azienda un aumento ed il passaggio a tempo indeterminato anticipato. L'azienda era a conduzione quasi familiare e le due proposte mi arrivarono dalla madre che ricopriva il ruolo di HR e dal figlio che
era direttore tecnico.
Li ringrazio e per onestà gli dico di mettersi d'accordo... così poi non arrivò nulla.
Scocciato della situazione e soffrendo sempre di vertigini decisi di cambiare e sfruttare la mia esperienza nel settore HORECA e rilevo un bar con la mia ex.
Era il 2006 quando poi in Italia arrivò la crisi (a seguito di quella americana) e non si guadagnava molto, così (dovuto anche al fatto che mi stavo lasciando con la mia ex) decisi di mollare il bar. Venduto a quel tanto per rientrare delle spese in modo da non perderci troppo, mi ributto nel mondo del lavoro dipendente.
Trovo lavori vari e tutti interinali, tra cui uno che con contratti di 2/3mesi mi porta lavoro per circa 2 anni e mezzo, solo che poi scivolo con lo scooter e devo fare qualche settimana di convalescenza (in agosto che avrebbe influito poco) ma decidono di lasciar scadere il contratto e lasciarmi a casa (perché arrivati poi a 3/4 anni consecutivi, ora non ricordo di preciso, sono costretti ad assumerti a tempo indeterminato, hanno preso la palla al balzo).
dopo un altro anno in altra azienda con contratti settimanali trovo finalmente lavoro in una azienda multinazionale Giapponese!!!!
Parto dalla fabbrica come operaio montatore, mi faccio ben vedere, passo a responsabile di magazzino, cresco ancora e passo negli uffici, quello che sarebbe diventato il mio nuovo responsabile mi chiede come fa a fidarsi di me che non ho ne esperienze e ne studi nel ramo, io rispondo che ci metterei il mio massimo impegno e che avendomi già in casa non perderebbe nulla e mi rimanderebbe a fare ciò che facevo prima, così divento un impiegato AFC dove gestisco cash flow Italia + branch estere, garanzie attive e passive, cost control, assicurazioni, fatturazione attiva e piccola cassa (p.s. il mio responsabile alla fine era contento e mi ha detto che sono più preciso di altri passati di li che avevano skill ed esperienza)"
L'altro: "ottimo dai, tra mille fatiche ma sei riuscito a crescere"
Io: "certo, peccato che la multinazionale ha fatto marcia indietro ed ha venduto ed i nuovi acquirenti si sono presi 2 mesi di tempo per decidere del nostro futuro, ergo... ho i giorni contati e da quel che vedo non mi sembrano entusiasti di quello che hanno trovato perché la fabbrica ha dei difetti strutturali, il know how di ingegneria che potevamo avere, in questi anni di stagnazione, se ne è andato via tutto, mi ritroverò turna da capo a girare per agenzie interinali a fare la qualsiasi e a non avere più una entrata fissa al mese"

Seguirà la domanda.... Come va? Casa? Famiglia? Salute?
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