Vaccata
9 Settembre 2021 - 2.341 visualizzazioni
Ogni tanto ricordiamoci di alzare gli occhi al cielo perché ieri sera lo spettacolo era meraviglioso! 😍
Immerse nelle luci del tramonto arrossato dell'atmosfera piú spessa e polvorosa all'orizzonte, lo spicchio di Luna crescente e la brillantissima Venere hanno regalato come sempre qualcosa di magico. Il triangolo celeste é stato chiuso dalla splendente stella Arturo, una delle piú note del nostro cielo e facente parte della costellazione Bootes.
Chissá cosa pensavano i primi ominidi che osservavano questo stesso cielo (certo, non esattamente lo stesso in realtá😉. Probabilmente provavano la nostra meraviglia, magari guardavano quelle strane luci nel cielo con timore e con rispetto, loro guida e allo stesso tempo orologio usato per scandire lo scorrere del tempo. Fin dai tempi che furono siamo stati abituati a guardare lassú, tra le stelle, inconsapevoli che un giorno saremmo stati cosí straordinari da arrivare a metterci i nostri piedi.
Perché, in fondo, é nella nostra natura di esploratori ambire a raggiungere l'infinito e oltre. Quella stessa natura che ci fece uscire dalle caverne, e nello stesso tempo ci faceva guardare verso le stelle, perché forse, dentro di noi, giá sapevamo che il nostro destino sarebbe stato proprio lassú.
Matteo
Immerse nelle luci del tramonto arrossato dell'atmosfera piú spessa e polvorosa all'orizzonte, lo spicchio di Luna crescente e la brillantissima Venere hanno regalato come sempre qualcosa di magico. Il triangolo celeste é stato chiuso dalla splendente stella Arturo, una delle piú note del nostro cielo e facente parte della costellazione Bootes.
Chissá cosa pensavano i primi ominidi che osservavano questo stesso cielo (certo, non esattamente lo stesso in realtá😉. Probabilmente provavano la nostra meraviglia, magari guardavano quelle strane luci nel cielo con timore e con rispetto, loro guida e allo stesso tempo orologio usato per scandire lo scorrere del tempo. Fin dai tempi che furono siamo stati abituati a guardare lassú, tra le stelle, inconsapevoli che un giorno saremmo stati cosí straordinari da arrivare a metterci i nostri piedi.
Perché, in fondo, é nella nostra natura di esploratori ambire a raggiungere l'infinito e oltre. Quella stessa natura che ci fece uscire dalle caverne, e nello stesso tempo ci faceva guardare verso le stelle, perché forse, dentro di noi, giá sapevamo che il nostro destino sarebbe stato proprio lassú.
Matteo


Scriccy: Buongiorno
9 Settembre 2021 alle ore 09:06 · Ti stimo · Rispondi

StrongerThanTime: Buongiorno amico mio. Questi post che pubblichi sono meravigliosi. Anche io sono tanto appassionato di scienza e di astronomia. Anche io credo che nel nostro DNA ci sia il gene che ci fa tendere su verso le stelle. Non solo per un fatto di sete di esplorazione, e neanche perché siamo comunque figli dell'evoluzione dell'universo, ma perché forse è proprio da quel buio cosmico che abbiamo iniziato un viaggio nella notte dei tempi. Nel cielo cerchiamo risposte a questo ma spesso ci ritroviamo con più domande di prima. La nostra avventura è appena "ricominciata" e un giorno c'è la faremo a capire e a sapere ciò che da millenni ci accompagna e ci sprona a migliorare.
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9 Settembre 2021 alle ore 09:15 · Ti stimo · Rispondi