Chiacchiera
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STEF60
31 Agosto 2021 - 3.296 visualizzazioni
A proposito di intrusioni linguistiche, sappiamo che il regime fascista auspicava l'autarchia lessicale, e furono molti i termini italiani appositamente inventati per sostituire quelli di origine straniera.
Tutto ciò per introdurvi la storiella di Mussolini che vuole eliminare anche nei suoi termini compositi la parola "ano" di origine francese con l'italianissima "culo".
Rendendosi conto che avrebbe potuto dare fastidio a qualcuno, ne parla col genero Galeazzo che risponde:
Benito, sai benissimo che per me chiamarmi Ciano o Ciculo è la stessa cosa, sappiamo anche che in Italia comandi tu, ma formalmente c'è ancora il re, chiedi il suo parere.
Mussolini si reca da Vittorio Emanuele ed espone il problema.
Signor primo ministro, risponde il re, mi rendo conto della sua richiesta anche se...Vede quel signore distinto che ci segue...E' il ciambellano di corte, dovremmo chiamarlo ciambelculo...ma questo non è un problema, la mia virilità quanto la sua non hanno bisogno di prove. Piuttosto sentirei il Papa, chiamare il Vaticano vaticulo potrebbe non essere gradito.
Mussolini va allora dal Papa che afferma:
Non vogliamo rischiare di mettere in crisi le ottime relazioni appena stabilite con il Regno d'Italia per qualche possibile malinteso. Sant' Ambrogio da Milano, Sant'Ambrogio da Milculo
, in fondo è una tradizione locale...quanto al nome del mio stato terreno troveremo un accordo...senta piuttosto se il cardinale decano non ha niente da obiettare ad essere chiamato cardinale deculo.
Il cardinale Tysserand, decano del collegio, afferma:
Per me personalmente non c'è alcun problema, ma qui si offende l'onore nazionale di un altro Paese, il mio, la Francia, ed estrae dal breviario un santino.
Guardate qui, Eccellenza, la nostra santa patrona, Santa Giovanna d'Arco, "morta sul rogo con un piacere arcano"...Non si potrà mai dire morta sul rogo con un piacere arculo !
E non se ne fece più niente.
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