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Andiamo a sposarci in metropolitana (Storia vera. E molto più politica di quanto sembri.) C'è una foto, scattata nella metropolitana di New York, alla fermata di Union Square. Un ragazzo e una ragazza vestiti da sposi: lei con il velo che danza, le braccia nude, il sorriso luminoso; lui con lo sguardo di chi ha trovato casa in un volto. Intorno, la vita di sempre: pendolari, valigie, rumore, neon. E in mezzo a tutto questo, l'amore, semplice, urbano, libero. Niente carrozze, niente lusso, niente cliché. Solo un treno, due persone e una promessa. Quei due ragazzi sono Zohran Kwame Mamdani e Rama Duwaji. Lui, politico newyorkese di origini ugandesi e indiane. Lei, artista siriano-americana. Si sono sposati così: nel cuore di una città che vive di differenze e di incontri. Eppure, qualcuno associa ancora il nome di Mamdani a parole come integralismo islamico, jihad, sharia. Davvero? Guardate questa foto: una donna con le braccia scoperte, i capelli al vento, la gonna trasparente, il sorriso pieno. Un integralista approverebbe mai tutto questo? No. Questa immagine parla di libertà, convivenza,cosmopolitismo. È la poesia del quotidiano che smentisce ogni stereotipo. È l'istantanea di una società che non si chiude, che non teme la diversità ma la celebra ogni giorno, anche tra asfalto e cemento. E forse è proprio questo che spaventa certi fanatici (e certi politici): che l'amore, quando è libero, è più rivoluzionario di qualsiasi ideologia.
mamoski: oliver ancora mi nomini..non mi avevi lasciato a leccarmi le ferite? Suvvia vai a fare qualcosa di utile non si può sempre coglionare...nella vita