Satira
2 Gennaio - 8.542 visualizzazioni Qualche anno fa, in occasione della Befana, cercando un libro da regalare ad un bambino di 12 anni, ne trovai uno dal titolo stimolante: “LA PISCIA DELLA BEFANA. Vita di Giacomo Leopardi da bambino”. Mi incuriosรฌ. Lo presi. Lo lessi. Lo regalai al bambino, che lo gradรฌ molto.
Cosรฌ scoprii che il 6 gennaio del 1810, all'etร di undici anni, Giacomino scrisse una lettera, fingendosi la Befana ed utilizzando un linguaggio piuttosto vivace. La lettera era indirizzata alla marchesa Volumnia Roberti, amica di famiglia.
Giacomuccio, come lo chiamava la signora, non dimenticรฒ mai le serate-supplizio trascorse a casa sua, sicchรฉ, fingendo di essere la Befana, dedicรฒ una lettera alla marchesa, ai pedanti frequentatori del suo salotto ed ai suoi figli.
"E a noi cosa interessa?" vi chiederete?
A tanti nulla. Altri si divertiranno sapendo di un Giacomino diverso dal luogo comune che vuole il poeta melanconico giร da bambino...
Altri ancora, i maliziosi, cercheranno il doppio senso, il riferimento... mio personale.
E a giusta ragione.
Basterร , a certi soggetti e destinatari, cambiare l'identitร .
E pensare che, in fondo, la Befana sia proprio io๐