oliver: Gas75 certo, significa molto. Che a loro interessa solo essere su feisbuc, un cellulare da 800 euro e poter dire che fanno il cappero che vogliono perché la vita è la loro .
Gas75: oliver la frenesia per le vacanze è precedente all'arrivo di Facebook, dei cellulari... Sono gli anni migliori quelli, e vengono spenti dentro aule spesso anguste, a studiare argomenti che spesso non c'entrano niente con le proprie passioni! Ovvio che poi fuggono nello svago più comodo che hanno a disposizione!
oliver: Gas75 Non condivido, negli ultimi 10/15 anni assisto ad un peggioramento generale della maturità dei giovani (rapportata all'età ). Hanno solo interessi aleatori, virtuali. Io ho a che fare con loro tutti i giorni.... La cosa più grave secondo me è che ce ne sono molto di più adesso rispetto a 20 anni fa. Ho paura che al giovane la SOCIETà non interessi.
Gas75: oliver vero quello che dici, c'è una perdita progressiva di valori a ogni generazione nuova. Al tempo stesso credo che il ruolo della scuola debba essere quello di preparare all'inserimento sociale (anche fornendo delle basi culturali ma non solo), offrendo sin dai primi anni una possibilità di scelta orientata, svecchiando rigidi programmi didattici a favore di corsi quasi cuciti addosso agli studenti. Se uno è portato per la recitazione, perché limitarlo a imparare poesie a memoria? Se uno manifesta interesse verso la fotografia, perché obbligarlo a disegnare?
oliver: Gas75 certo, concordo. Però per arrivare a studiare recitazione o fotografia c'è bisogno di una cultura di base è di una saper vivere in società. Poi le scuole tecniche ci sono (superiori in su) ma "accontentare" tutte le esigenze o desideri è difficile. Il problema grosso è come dici tu la perdita da tanti valori basilari.
La cosa più grave secondo me è che ce ne sono molto di più adesso rispetto a 20 anni fa. Ho paura che al giovane la SOCIETà non interessi.