Il rialzo del titolo Juventus non è un’anomalia, ma riflette la sfiducia del mercato nelle dichiarazioni di Elkann. Gli investitori scontano la possibilità di una vendita o di un rilancio dell’offerta, e quindi incorporano un premio speculativo nel prezzo . Prezzo attuale: 2,62 € per azione, leggermente in calo rispetto ai 2,66 € della chiusura precedente. Offerta Tether: 1,1 miliardi di euro (circa 2,66 € per azione), con un premio del 20% rispetto ai valori di mercato.
Valutazioni indipendenti: analisti stimano un enterprise value tra 2,1 e 2,6 miliardi, quindi ben oltre l’offerta iniziale. Analisi del comportamento del mercato Contraddizione apparente: Elkann ribadisce che la Juventus “non è in vendita”, ma il titolo sale. Questo accade perché gli investitori non credono alla fermezza del no: ricordano precedenti cessioni (GEDI, Magneti Marelli, Comau) dove Exor aveva inizialmente negato.
Speculazione: il mercato incorpora la possibilità che Tether rilanci con un’offerta più alta. L’aspettativa di una OPA (offerta pubblica di acquisto) genera acquisti speculativi.
Valore intrinseco: il patrimonio immobiliare (Allianz Stadium, J-Medical, Continassa, Vinovo) rende la Juventus un asset superiore alla valutazione di Borsa. Gli investitori vedono margini di rivalutazione.
Narrativa emotiva vs. logica finanziaria: Elkann insiste sul legame identitario e familiare (la Juve non è un’azienda come le altre). Ma il mercato ragiona in termini di sostenibilità economica: il club ha perso circa 1 miliardo negli ultimi anni , e questo rende plausibile una cessione.
Rischi e trade-off Rischio reputazionale: vendere la Juve significherebbe rompere un legame centenario con la famiglia Agnelli.
Rischio finanziario: mantenerla implica ulteriori ricapitalizzazioni (già oltre 1 miliardo investito da Exor negli ultimi dieci anni).
Rischio speculativo: se Elkann resiste davvero, il titolo potrebbe correggere bruscamente, riportandosi sui fondamentali (circa 900 milioni di capitalizzazione). Conclusione Non è un’anomalia: il mercato scommette contro la parola di Elkann e anticipa scenari di vendita o partnership. La crescita del titolo è un segnale di sfiducia verso la narrativa “valoriale” e di fiducia invece nella logica finanziaria. In altre parole, la Borsa sta dicendo: “Parole a parte, prima o poi la Juve sarà ceduta o trasformata.” - Scenari possibili - 1. Elkann resiste (nessuna vendita) Narrativa: Elkann ribadisce il legame identitario e familiare, la Juve resta “non negoziabile”. Finanza: Exor continua a coprire perdite e ricapitalizzazioni (già oltre 1 miliardo negli ultimi dieci anni). Mercato: Breve termine - correzione del titolo verso i fondamentali (capitalizzazione intorno a 900 milioni). Medio termine - volatilità alta, con rischio di ulteriori cali se i conti non migliorano.
Impatto: Prezzo azione tende a scendere, ritorno speculativo limitato.
2. Vendita parziale / partnership Narrativa: Exor mantiene il controllo, ma apre a un socio strategico (fondo, tech, crypto). Finanza: Ingresso di capitale fresco, riduzione del peso delle perdite su Exor. Mercato: Breve termine - titolo sale per effetto della nuova liquidità e della prospettiva di rilancio. Medio termine - stabilizzazione, con valutazioni più vicine al fair value (2-2,5 miliardi). Impatto: Prezzo azione si rafforza, con upside moderato ma sostenibile. 3. Vendita totale Narrativa: Elkann cede la Juve, rompendo il legame storico ma liberando Exor da un asset in perdita. Finanza: Offerta OPA (Tether o altri) superiore ai 2,66 € per azione, con premio significativo. Mercato: Breve termine - rally speculativo, titolo si allinea o supera il prezzo dell’offerta. Medio termine - uscita dalla Borsa se l’OPA va a buon fine. Impatto: Prezzo azione esplode fino al valore dell’offerta, poi si stabilizza o sparisce dal listino. Conclusione Scenario 1 - ribasso e ritorno ai fondamentali. Scenario 2 - crescita moderata e sostenibile. Scenario 3 - rally speculativo e uscita dal mercato. In pratica, il mercato oggi scommette sullo scenario 2 o 3, ignorando le dichiarazioni di Elkann. Parere personale : Elkan vende ma non bisogna vederla in modo negativo , anzi............... Mandatemi i dati per la fattura sulla consulenza 🤣🤣🤣🤣🤣
steviecooder: nanovolante Ogni tanto togliamoci la divisa, che non siamo mica soldatini. È solo la mia deformazione professionale che mi fa guardare i dati con occhio critico e super partes. Non auguro mai sciagure a nessuno, ci mancherebbe...... ma se la Juve sparisse, poi chi ci rimarrebbe da prendere bonariamente in giro?(sperculare) Sarebbe un disastro sociale: niente più bersaglio preferito per le nostre risate da bar!!!!
MarcheseAdalberto: nanovolante sì certo , ma Steve è stato obbiettivo non vedo sfottoi o polemica , ed ha ragione su chi sperculare se vendono 😆 o chiude come altre realtà exor
nanovolante: MarcheseAdalberto io sto ancora ridendo al pensiero che c'era un presidente dell'Inter che poteva comprare Exor... cosi dicevano alcuni interisti...
MarcheseAdalberto: nanovolante è bastato 2 anni con conte per devastare i conti , comunque solo gli stupidi sparavano minchiate di questo tipo , a parte che non è possibile secondo i regolamenti attuali , ovvero detenere 2 club nella stessa categoria , vedi precedenti Lazio Salernitana / Napoli Bari , nelle tifoserie c'è di tutto , anche da noi con il salutate la capolista con un punto in + , gente che non ha capacità di critica e non vede la realtà , succede e ce li teniamo ,è coreografia .
Il rialzo del titolo Juventus non è un’anomalia, ma riflette la sfiducia del mercato nelle dichiarazioni di Elkann. Gli investitori scontano la possibilità di una vendita o di un rilancio dell’offerta, e quindi incorporano un premio speculativo nel prezzo .
Prezzo attuale: 2,62 € per azione, leggermente in calo rispetto ai 2,66 € della chiusura precedente.
Offerta Tether: 1,1 miliardi di euro (circa 2,66 € per azione), con un premio del 20% rispetto ai valori di mercato.
Valutazioni indipendenti: analisti stimano un enterprise value tra 2,1 e 2,6 miliardi, quindi ben oltre l’offerta iniziale.
Analisi del comportamento del mercato
Contraddizione apparente: Elkann ribadisce che la Juventus “non è in vendita”, ma il titolo sale. Questo accade perché gli investitori non credono alla fermezza del no: ricordano precedenti cessioni (GEDI, Magneti Marelli, Comau) dove Exor aveva inizialmente negato.
Speculazione: il mercato incorpora la possibilità che Tether rilanci con un’offerta più alta. L’aspettativa di una OPA (offerta pubblica di acquisto) genera acquisti speculativi.
Valore intrinseco: il patrimonio immobiliare (Allianz Stadium, J-Medical, Continassa, Vinovo) rende la Juventus un asset superiore alla valutazione di Borsa. Gli investitori vedono margini di rivalutazione.
Narrativa emotiva vs. logica finanziaria: Elkann insiste sul legame identitario e familiare (la Juve non è un’azienda come le altre). Ma il mercato ragiona in termini di sostenibilità economica: il club ha perso circa 1 miliardo negli ultimi anni , e questo rende plausibile una cessione.
Rischi e trade-off
Rischio reputazionale: vendere la Juve significherebbe rompere un legame centenario con la famiglia Agnelli.
Rischio finanziario: mantenerla implica ulteriori ricapitalizzazioni (già oltre 1 miliardo investito da Exor negli ultimi dieci anni).
Rischio speculativo: se Elkann resiste davvero, il titolo potrebbe correggere bruscamente, riportandosi sui fondamentali (circa 900 milioni di capitalizzazione).
Conclusione
Non è un’anomalia: il mercato scommette contro la parola di Elkann e anticipa scenari di vendita o partnership.
La crescita del titolo è un segnale di sfiducia verso la narrativa “valoriale” e di fiducia invece nella logica finanziaria. In altre parole, la Borsa sta dicendo: “Parole a parte, prima o poi la Juve sarà ceduta o trasformata.”
- Scenari possibili -
1. Elkann resiste (nessuna vendita)
Narrativa: Elkann ribadisce il legame identitario e familiare, la Juve resta “non negoziabile”.
Finanza: Exor continua a coprire perdite e ricapitalizzazioni (già oltre 1 miliardo negli ultimi dieci anni).
Mercato:
Breve termine - correzione del titolo verso i fondamentali (capitalizzazione intorno a 900 milioni).
Medio termine - volatilità alta, con rischio di ulteriori cali se i conti non migliorano.
Impatto: Prezzo azione tende a scendere, ritorno speculativo limitato.
2. Vendita parziale / partnership
Narrativa: Exor mantiene il controllo, ma apre a un socio strategico (fondo, tech, crypto).
Finanza: Ingresso di capitale fresco, riduzione del peso delle perdite su Exor.
Mercato:
Breve termine - titolo sale per effetto della nuova liquidità e della prospettiva di rilancio.
Medio termine - stabilizzazione, con valutazioni più vicine al fair value (2-2,5 miliardi).
Impatto: Prezzo azione si rafforza, con upside moderato ma sostenibile.
3. Vendita totale
Narrativa: Elkann cede la Juve, rompendo il legame storico ma liberando Exor da un asset in perdita.
Finanza: Offerta OPA (Tether o altri) superiore ai 2,66 € per azione, con premio significativo.
Mercato:
Breve termine - rally speculativo, titolo si allinea o supera il prezzo dell’offerta.
Medio termine - uscita dalla Borsa se l’OPA va a buon fine.
Impatto: Prezzo azione esplode fino al valore dell’offerta, poi si stabilizza o sparisce dal listino.
Conclusione
Scenario 1 - ribasso e ritorno ai fondamentali.
Scenario 2 - crescita moderata e sostenibile.
Scenario 3 - rally speculativo e uscita dal mercato.
In pratica, il mercato oggi scommette sullo scenario 2 o 3, ignorando le dichiarazioni di Elkann.
Parere personale : Elkan vende ma non bisogna vederla in modo negativo , anzi...............
Mandatemi i dati per la fattura sulla consulenza 🤣🤣🤣🤣🤣
Ogni tanto togliamoci la divisa, che non siamo mica soldatini.
È solo la mia deformazione professionale che mi fa guardare i dati con occhio critico e super partes.
Non auguro mai sciagure a nessuno, ci mancherebbe...... ma se la Juve sparisse, poi chi ci rimarrebbe da prendere bonariamente in giro?(sperculare)
Sarebbe un disastro sociale: niente più bersaglio preferito per le nostre risate da bar!!!!